«Via Boschi, curva maledetta»

«Via Boschi, curva maledetta»
MARTELLAGO «Il Comune intervenga, qui ci scappa il morto». A lanciare l'appello i cittadini di via Boschi, tratto della Castellana, che abitano nei dintorni del curvone nei...

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MARTELLAGO
«Il Comune intervenga, qui ci scappa il morto». A lanciare l'appello i cittadini di via Boschi, tratto della Castellana, che abitano nei dintorni del curvone nei pressi di villa Combi, all'intersezione con via Sant'Elena. Il luogo è tristemente noto per i tanti incidenti, anche mortali, ma nell'ultimo periodo i sinistri stanno diventando all'ordine del giorno: venerdì addirittura due, uno scontro tra due macchine provenienti una da Martellago e l'altra da Scorzè, senza gravi conseguenze, e poi. alle 18, una rocambolesca fuoriuscita di un'altra auto diretta verso Martellago finita cappottata in fosso.

APPELLI INASCOLTATI
Lì il guardrail da due mesi è divelto dopo un altro incidente fotocopia: il conducente è uscito miracolosamente illeso, ma per estrarlo sono dovuti accorrere i vigili del fuoco, oltre all'ambulanza del Suem e ai carabinieri. Per fortuna solo sfiorato anche il ponticello dell'antico galoppatoio della villa veneta. «Da un decennio, fin dai tempi della rettifica del tracciato della Castellana, noi residenti avevamo chiesto interventi di canalizzazione del traffico e rallentatori, ma né il Comune né Veneto Strade ritennero di investire sulla sicurezza di questo luogo nonostante le migliaia di veicoli in transito» lamenta Roberto Bruscagnin.
SITUAZIONE PEGGIORATA
«Con l'apertura delle varie varianti legate al Passante e il declassamento della strada a comunale le cose non sono però migliorate. Anzi - aggiungono i residenti -, il traffico resta intenso e poco regolato». E soprattutto poco sicuro. «L'accesso laterale in direzione Salzano rimane pericoloso, la segnaletica sull'asfalto è deteriorata e non viene rispettata. Abbiamo chiesto al Comune di realizzare anche un attraversamento sicuro non essendoci banchina sul lato strada ed essendo la ciclabile sul lato opposto. Qui urgono interventi».
Nicola De Rossi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino