Via al recupero di edifici in centro

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PALAZZO NODARIROVIGO Aree commerciali cittadine e centro storico: da qui passa la costruzione del Piano degli interventi cui sta lavorando il settore Urbanistica di Palazzo...

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PALAZZO NODARI
ROVIGO Aree commerciali cittadine e centro storico: da qui passa la costruzione del Piano degli interventi cui sta lavorando il settore Urbanistica di Palazzo Nodari. Tant'è che nella seduta del consiglio comunale di ieri, l'assessore Luisa Cattozzo ha illustrato all'aula due varianti urbanistiche relative proprio al Piano degli interventi specificatamente legate ai due ambiti del commercio e del centro storico. Nessun voto o richiesta di approvazione ha fatto seguito: si è trattato esclusivamente di una illustrazione. Entrando nel dettaglio delle due varianti, va premesso che all'ordine del giorno ne era stata inserita una terza, incentrata sull'adeguamento relativo all'area dell'ex depuratore di viale Porta Po e all'area a verde pubblico compresa tra le vie Rizzieri e Tulcea. Il punto, però, è stato rinviato al consiglio comunale che si terrà il 30 novembre, dal momento che la Terza commissione consiliare ha formulato una richiesta di integrazione della documentazione.

IL NUOVO CENTRO
«Con questa presentazione - ha esordito l'assessore - avviamo un iter di formazione di una variante importantissima per il centro storico. Com'è noto, il Pat ha individuato una nuova perimetrazione, di fatto allargandolo rispetto a quello che era previsto precedentemente, e si rende necessario procedere con una revisione delle norme, aggiornandole anche ai sensi di quanto già approvato dal consiglio con il regolamento edilizio, ma anche superando l'immobilismo di adeguamento del patrimonio edilizio, in quanto ci sono dei gradi di protezione di molti fabbricati che inibiscono la possibilità di accedere a finanziamenti e incentivi per l'efficientamento energetico e per la messa in sicurezza statica dei fabbricati stessi. Quindi l'indirizzo che viene dato con questa variante è proprio quello di rivedere le norme per favorire gli interventi di recupero dei fabbricati del centro, aggiornando tutte le relative norme e i gradi di protezione. Si tratta di una variante già avviata dalla precedente amministrazione cui, con il commissariamento, non era stato dato seguito. Pertanto partiamo da un lavoro già impostato, anche se privo di indirizzi specifici su come intervenire in centro. Noi li definiamo procedendo in parallelo con il resto del territorio».
COMMERCIO

Per quanto riguarda la cosiddetta variante commercio, l'assessore Cattozzo ha spiegato che «questo documento tratta, in adeguamento alla legge regionale 50 del 2012, tutte quelle regole che ottimizzano l'assetto commerciale del centro della città. Con questa variante interveniamo su destinazioni commerciali definite medie strutture di vendita con superfici di vendita comprese tra i 250 e i 2.500 metri quadri. Nell'adeguamento e nell'avvio della variante, con la precedente amministrazione, si era aperta una fase di raccolta delle istanze dei portatori di interesse. Di queste solo una, con relativa delibera di giunta, era stata ritenuta meritevole di essere tenuta in considerazione nell'ambito della variante stessa: stiamo parlando di una superficie di vendita superiore ai 1.500 metri quadri, che è la struttura del Famila che non amplia la superficie dell'edificio in cui viene esercitata la vendita, ma amplia la superficie all'interno dello stabile. Quello che facciamo con questa variante è, in sostanza, andare a definire gli standard minimi, in particolare i parcheggi, perché in centro molte realtà commerciali non riescono a trovare spazio, in quanto l'amministrazione non ha definito dove realizzare gli standard».
Elisa Barion
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino