UDINE - (A.L.) Ancora troppi gli immigrati presenti sul territorio del Comune di Udine, che deve essere «alleggerito», potenziando l'accoglienza diffusa sul resto della...
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«Sono ormai oltre 100 i Comuni che accolgono e insieme rappresentano l'80% della popolazione regionale ha affermato a margine Torrenti -, il che significa che siamo a buon punto sulla diffusione dell'accoglienza». Dove occorre però migliorare, cioè ampliare i Comuni coinvolti «è la provincia di Udine, poiché la criticità nel capoluogo è ancora rilevante». In parallelo, però, la Regione e le altre istituzioni stanno operando per rendere strutturale le azioni volte a occupare e integrare i quasi 5mila migranti presenti in regione. «Non possiamo avere qui migliaia di persone alle quali non facciamo formazione e non diamo occasione di integrazione», ha precisato Torrenti. Da qui «lo studio su come possiamo dare titolo ai percorsi formativi che abbiamo attivato, affinché abbiano più valore», ha spiegato, e anche «lo studio su come farli lavorare. Possono lavorare gratuitamente e c'è la possibilità di pagarli, ma in quel caso rinunciano ad altrettante risorse che derivano dall'accoglienza». Intanto ieri proprio i migranti sono stati al centro di posizioni contrapposte assunte da centrodestra e centrosinistra. I consiglieri regionali Franco Codega e Silvana Cremaschi (Pd) hanno visitato il Cara e il Cie a Gradisca d'Isonzo denunciando il «sovrafollamento» e chiedendo la disponibilità ad accogliere ai Comuni che ancora non lo fanno; il capogruppo di Forza Italia, Riccardo Riccardi, ha depositato una mozione che «impegna la presidente della Regione a garantire che i porti Fvg non saranno coinvolti nei dirottamenti dal Sud Italia».
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Il Gazzettino