Vertenza Savio, sciopero rinviato

PORDENONE Vertenza Savio, si apre una spiraglio sulla difficile e aspra trattativa sul rinnovo del contratto aziendale. Ieri pomeriggio le segreteria provinciale di Fim, Fiom e...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI

99,98€

40€
Per 2 anni

ATTIVA SUBITO

OFFERTA MIGLIORE

ANNUALE

49,99€

19€
Per 1 anno

ATTIVA SUBITO

MENSILE

4,99€

1€ AL MESE
Per 3 mesi

ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE

MENSILE

4,99€

1€ AL MESE
Per 3 mesi

ATTIVA SUBITO

ANNUALE

49,99€

11,99€
Per 1 anno

ATTIVA SUBITO

2 ANNI

99,98€

29€
Per 2 anni

ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PORDENONE Vertenza Savio, si apre una spiraglio sulla difficile e aspra trattativa sul rinnovo del contratto aziendale. Ieri pomeriggio le segreteria provinciale di Fim, Fiom e Uilm hanno incontrato le Rsu della fabbrica di Borgomenduna per fare il punto sulla vertenza e per valutare eventuali azioni di protesta. Nel frattempo si sarebbe aperto uno spiraglio: martedì prossimo è previsto un incontro con l'azienda. Sarà solo dopo quel vertice che il sindacato deciderà se chiamare i lavoratori in assemblea e valutare lo sciopero. Al centro della vertenza c'è il contratto aziendale. L'ultimo rinnovo risale al 2012. Il vecchio accordo era poi scaduto nel 2015. Per l'anno successivo si era giunti a un'intesa azienda-sindacato sulla proroga dell'accordo vigente. Mentre il 2017 è trascorso tra tavoli di confronto e trattativa per cercare l'intesa. E siamo arrivati all'inizio del 2018 senza che vi sia nemmeno una bozza di ipotesi. Troppo distanti le posizioni sul premio economico, fermo per l'appunto al 2012. E troppo distanti anche le posizioni sulla revisione della parte normativa dell'accordo. Su questo fronte c'è una cosa su tutte che sta a cuore al sindacato: le conferme contrattuali attraverso assunzioni stabili di almeno una parte dei molti lavoratori interinali.

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino