VERSO GIOVE PADOVA La nostra Università sta partecipando con Leonardo-Finmeccanica

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VERSO GIOVEPADOVA La nostra Università sta partecipando con Leonardo-Finmeccanica alla progettazione, realizzazione e collaudo di Janus, il telescopio che sarà montato sulla...

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VERSO GIOVE
PADOVA La nostra Università sta partecipando con Leonardo-Finmeccanica alla progettazione, realizzazione e collaudo di Janus, il telescopio che sarà montato sulla missione Esa chiamata Juice in programma nel 2022. Il Cisas sta mettendo a punto il meccanismo di protezione del telescopio. «Una sorta di coperchio che deve servire sia per evitare danni quando sarà lanciato, sia quando lo colpiranno particelle ad alta energia che possono rovinare il rivelatore» dice Debei. «Abbiamo dovuto costruire un simulatore solare (ce ne sono soltanto altri due in Europa) che produce 14mila watt per metro quadro. Poi abbiamo simulato l'orbita del telescopio su un rotatore. Infine abbiamo dovuto effettuare delle calibrazioni. Insomma riprodurre l'ambiente spaziale a volte è difficile quanto fare un oggetto che volerà».

Il telescopio servirà per mappare le lune di Giove: Europa, Ganimede e Callisto. Dunque bisogna esaminare migliaia di parametri ai quali sarà sottoposta la struttura dalle reazioni all'escursione termica ai carichi di gravità dovuti all'accelerazione durante il lancio. Ma soprattutto definire uno strumento che sarà 50 volte più potente rispetto alla missione precedente, intitolata a Galileo che per primo le scoprì nel 1610.
La missione Juice sta per Jupiter Icy moons
Explorer e rientra nel programma Esa Cosmic vision 2015-2025. Cosa andiamo a fare? «A studiare Giove e le sue grandi lune ghiacciate, specialmente Europa» dice Debei. «Lo scopo è determinare se esistono condizioni adatte allo sviluppo di forme di vita elementari». E poi studiare le librazioni di Ganimede «cioè il moto relativo del nucleo rispetto alla crosta che deforma la superficie e permette di scoprire le interazioni gravitazioniali fra i pianeti e in ultima fase capire quanto è pesante il nucleo».

Il lancio della missione è in programma nel 2022. La sonda raggiungerà Giove dopo un viaggio di sette anni. Passerà tre anni e mezzo a esaminare la turbolenta atmosfera del gigante gassoso, la sua magnetosfera, il tenue sistema di anelli e i suoi satelliti. Sotto le croste gelate di Ganimede, Callisto ed Europa si pensa siano ospitati oceani d'acqua. Habitat potenzialmente compatibili con la vita.
M.G.
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Il Gazzettino