Massimo Veronese torna all'attacco su viale Trieste. Il residente, che si dice portavoce del disagio di 150 famiglie, punta nuovamente il dito contro Palazzo Nodari per lo stato...
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«Che senso ha - esordisce Veronese - in una strada con una voragine aperta, un manto stradale tutto rappezzato, pieno di buche e avvallamenti, fare le nuove strisce pedonali bianche? È come fare un ricamo su un vestito vecchio e a pezzi».
Il residente parte all'attacco: «Invece di risolvere le problematiche e finire i lavori modificando la viabilità, il commissario ipotizza una denuncia contro ignoti per le scritte sull'asfalto. Il fatto che dica che le scritte sono pericolose perché gli automobilisti rallentano per leggerle, è un'ammissione implicita che i veicoli non rispettano i limiti di velocità».
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Il Gazzettino