VERONA - «Tra le vittime c'è anche un vero eroe, uno studente che abbiamo trovato carbonizzato vicino a uno dei finestrini con ancora in mano il martelletto con il quale...
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L'altro eroe di questa tragedia è il professore di ginnastica che era in gita con i ragazzi. «È ricoverato con ustioni profonde sulla schiena. È tornato diverse volte dento l'autobus per salvare i suoi studenti - ha spiegato il console generale d'Ungheria Judit Timaffy-. Finché l'hanno fermato i vigili del fuoco. Ora è ricoverato con gravi ustioni, ma non è in pericolo di vita».
«Ci siamo trovati davanti una scena orribile, con ragazzi in fiamme che scappavano in mezzo all'autostrada e l'autobus avvolto dal fuoco», ha raccontato con le lacrime agli occhi e la voce spezzata il giovane vigile del fuoco di Verona che, da poco assunto, a 20 anni si è trovato ieri notte a fronteggiare la tragedia dell'Autostrada A4 assieme ad altri suoi 17 colleghi. Non vuole che si sappia il suo nome e parla con a fianco il suo comandante, l'ispettore Paolo Marchesini che sottolinea: «Bisogna tornare allo schianto dell'Antonov poco dopo il decollo dal Catullo negli anni 80 o al maxi tamponamento con centinaia di veicoli contati avvenuto nei primi anni 90 sempre sulla Serenissima, per la nebbia, per ricordare tragedie simili».
M. R.
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Il Gazzettino