VENEZIA È sempre più affollato il carro del referendum sull'autonomia.

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VENEZIA È sempre più affollato il carro del referendum sull'autonomia. Solo ieri ci sono ufficialmente saliti post-tosiani come Maurizio Conte, Luca Baggio e Roberto Caon; ex...

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VENEZIA È sempre più affollato il carro del referendum sull'autonomia. Solo ieri ci sono ufficialmente saliti post-tosiani come Maurizio Conte, Luca Baggio e Roberto Caon; ex tosiani come Stefano Casali e Andrea Bassi (con lo zaiano Fabiano Barbisan); lo stesso Flavio Tosi; i civico-morettiani Pietro Dalla Libera e Franco Ferrari (con lo zaiano Luciano Sandonà e il forzista Massimiliano Barison). Tutto questo mentre i telefoni dem bollono, in attesa della direzione di lunedì.

In mattinata a Palazzo Ferro Fini il consigliere regionale Conte, affiancato dall'ex collega Baggio e dal deputato Caon, ha ufficializzato la trasformazione del suo gruppo, di cui è unico componente, da Lista Tosi a Veneto per l'autonomia, abbreviato in Va. «Un invito ad andare avanti ha spiegato verso l'obiettivo di far vincere il sì nella consultazione del 22 ottobre, per rispetto al diritto di autodeterminazione e alle istanze del territorio. Riparto da qui, con un percorso coerente legato alla scorsa legislatura, quando avevo appoggiato con convinzione la proposta referendaria. Tosi per me è stato sicuramente un amico, ma ora c'è bisogno di fare una scelta più definita, all'interno del centrodestra».
Curiosamente nelle stesse ore il leader di Fare! ha comunque voluto puntualizzare la sua posizione: «Bisogna votare sì, ribadendo a Roma che il Veneto vuole più autonomia. L'effetto quale sarà? Tratterremo realmente più soldi in Veneto? No. Avremo lo statuto speciale? No. Il referendum di certo sarà la campagna elettorale di Zaia e della Lega per le prossime politiche». E pure Casali e Bassi, gli altri due consiglieri regionali che avevano espressamente lasciato Tosi per formare Centro Destra Veneto con lo zaiano Barbisan, a stretto giro hanno sentito l'esigenza di ricordare la loro opinione sul tema: «Saremo in prima linea, con un impegno massiccio, per sostenere il referendum del 22 ottobre per l'autonomia del Veneto. Siamo stupiti che ancora oggi ci sia qualcuno che ostacola e denigra questa consultazione popolare». Un riferimento a quell'ala del Partito Democratico che sta affilando le armi dell'astensionismo, se non del no, in vista del nuovo confronto regionale di dopodomani, convocato per prendere una decisione.

La scelta è invece già stata fatta da Dalla Libera (Veneto Civico) e Ferrari (Moretti Presidente, il quale fra l'altro oggi annuncerà a Camponogara «un nuovo soggetto civico sul territorio»), insieme a Sandonà (Zaia Presidente) e Barison (Forza Italia). I quattro hanno infatti promosso «un intergruppo a sostegno del sì al referendum» e hanno scritto a tutti loro colleghi per invitarli ad aderirvi. «Il nostro obiettivo hanno sottolineato congiuntamente è contribuire alla piena riuscita della consultazione, un'occasione storica per il Veneto, superando ogni barriera di appartenenza».
A.Pe.
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Il Gazzettino