Veneto Strade è in difficoltà? La patata bollente passa all'Anas. L'iter

Veneto Strade è in difficoltà? La patata bollente passa all'Anas. L'iter
Veneto Strade è in difficoltà? La patata bollente passa all'Anas....

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Veneto Strade è in difficoltà? La patata bollente passa all'Anas. L'iter è avviato e, presto, circa 170 chilometri di tratti viari slitteranno dalla competenza della Regione a quella dello Stato. Nell'orizzonte della viabilità Bellunese, insomma, si avvistano investimenti. L'hanno annunciato ieri, a margine dell'incontro organizzato dal Pd all'Astor, il ministro alle infrastrutture e ai trasporti Graziano Delrio e il deputato bellunese Roger De Menech. «Ci siamo accorti di come, negli anni, siano state cedute troppe strade ha spiega Delrio perciò stiamo revisionando il tutto affinchè la viabilità importante torni in capo all'Anas». A livello nazionale si parla di ottomila chilometri. Nel Bellunese qualche esempio sono la Provinciale 1 e l'Agordina. «Tutto questo affinché nelle strade di una certa importanza ha aggiunto De Menech ci siano sempre investimenti». Non è l'unica notizia lanciata alla platea ieri dal rappresentante dello Stato arrivato sul capoluogo per sostenere il candidato Paolo Bello, grande assente giustificato della reunion, e Paolo Perenzin. Per l'ente Provincia, alla canna del gas sul fronte risorse, le prospettive sono rosee. Non ci sono cifre né tempistiche, ma pare che il tempo delle sforbiciate sia finito. E poi l'elettrificazione della ferrovia in regione, per la quale sono stati previsti 75 milioni. «Il sistema ferroviario elettrificato del Veneto è stato finanziato ha assicurato Delrio -, anche la parte che riguarda Belluno è stata inserita». Insomma, la visione del Partito Democratico di una Belluno capoluogo collegata con l'esterno sembra andare di pari passo con l'agenda del Governo. «Belluno deve riacquistare la sua funzione di città capoluogo ha spiegato ieri la segretaria provinciale del partito Erika Dal Farra -. Il treno delle Dolomiti è un'occasione straordinaria per smetterla di sentirci periferia, ma pensiamo anche all'integrazione gomma rotaia, essenziale, alle piste ciclabili e a rendere definitivo il ponte bailey. Ci batteremo per il Fio 2 e per il ponte di San Pietro in campo».

Alessia Trentin
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino