VENERDÌ 24 GENNAIO Dall'11 marzo 1851 in cui vide la luce sul palcoscenico

VENERDÌ 24 GENNAIO Dall'11 marzo 1851 in cui vide la luce sul palcoscenico
VENERDÌ 24 GENNAIODall'11 marzo 1851 in cui vide la luce sul palcoscenico del Teatro La Fenice di Venezia, il Rigoletto di Giuseppe Verdi brilla fra le opere liriche più amate e...

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VENERDÌ 24 GENNAIO
Dall'11 marzo 1851 in cui vide la luce sul palcoscenico del Teatro La Fenice di Venezia, il Rigoletto di Giuseppe Verdi brilla fra le opere liriche più amate e interpretate al mondo. Dramma di passione, tradimento, gelosia e vendetta, la prima opera della trilogia popolare verdiana andrà in scena al Teatro Nuovo Giovanni da Udine venerdì 24 gennaio 2020 con inizio alle ore 20, nel nuovo allestimento coprodotto da Fondazione Teatro Comunale di Modena, Fondazione Teatro Comunale di Ferrara e Azienda Teatro del Giglio. A dirigere l'Orchestra Filarmonica Italiana e il coro lirico di Modena sarà il maestro David Crescenzi.

Composto su richiesta della Fenice per l'inaugurazione del carnevale veneziano, il Rigoletto è la prima della cosiddetta trilogia popolare verdiana che comprende anche il Trovatore e la Traviata ed è un'opera che traspira modernità per i temi trattati e per la sua meravigliosa combinazione di ricchezza melodica e potenza drammatica.
La vicenda, per la quale il librettista Francesco Maria Piave si ispirò «Le roi s'amuse» di Victor Hugo, ci trasporta alla corte del duca di Mantova, uomo potente e incallito seduttore. Rigoletto, il buffone di corte, lo fiancheggia insensibile al dolore procurato alle fragili vittime di sotterfugi e menzogne, ma viene colpito dalla maledizione del Conte di Monterone, padre umiliato dell'ennesima preda del duca. Dopo aver scoperto che Gilda, l'ingenua figlia che il giullare tiene segretamente nascosta, ama il duca che la corteggia sotto mentite spoglie, Rigoletto trama vendetta ma quando crede di aver trionfato, sarà proprio la musica a svelargli l'orrore peggiore cui un padre affettuoso possa sopravvivere.
Per questo nuovo allestimento, che vede la regia di Fabio Sparvoli, troviamo nel ruolo del titolo Devid Cecconi, baritono tra i più affermati della scena operistica odierna che proprio nelle vesti del giullare di corte debuttò al Teatro Verdi di Trieste nel 2006. Oreste Cosimo sarà il duca di Mantova, Ramaz Chikviladze Sparafucile e Daniela Cappiello Gilda. Le scene sono di Giorgio Ricchelli, i costumi di Alessio Rosati, le luci di Vinicio Cheli.

La stagione lirica del Teatro Nuovo continuerà il 19 maggio con Le Nozze di Figaro, un una produzione del teatro stesso.
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Il Gazzettino