Varco nelle mura antiche, la città si ribella

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MURO DELLA DISCORDIA PORDENONE La battaglia dei residenti del...

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MURO DELLA DISCORDIA

PORDENONE La battaglia dei residenti del condominio Le mura contro l'apertura di un varco nel muro storico in fondo a vicolo del Lavatoio incassa la solidarietà di tanti cittadini e anche di esponenti politici, ma il Comune ribadisce di non avere voce in capitolo e, anzi, il sindaco chiama in causa le amministrazioni precedenti. Il cambio di destinazione da area culturale a residenziale è stato fatto dalla precedente amministrazione - commenta Alessandro Ciriani -. Il Piano regolatore idem. Giusto per la cronaca e per correttezza. Con questo Piano regolatore é praticamente impossibile bloccare i lavori. Detto questo - aggiunge, confermando quanto già assicurato ieri dall'assessore all'Urbanistica Cristina Amirante -, il passaggio, richiesto dalla proprietà, con parere positivo della Sovraintendenza, é un carraio di cinque metri, non l'abbattimento delle mura rimaste. Da quel passaggio non possono passare eventuali mezzi di cantiere che dovranno necessariamente trovare accessi alternativi. In ogni caso, a chi non piace la cosa, consiglio di indirizzare petizioni e lettere a chi in Comune l'ha permessa e non a chi la sta subendo. Se vorranno costruire, con noi, il progetto sarà una riqualificazione di un'area meravigliosa, una restituzione alla città di un polmone verde strepitoso. Non certo una speculazione. E sulla questione interviene di nuovo anche l'assessore competente: Il piano regolatore del 2016 ha previsto la possibilità di trasformare l'ex pastificio in residenza. Il Piano regolatore ha avuto un lungo percorso partecipativo, dal 2014, con la cittadinanza. Ora mi domando perché in quella sede, che è quella essenziale dove vengono prese le decisioni oggetto di discussione anche in questo post, le persone non sono intervenute?. A sollevare per primi la questione, un anno e mezzo fa, erano stati gli esponenti di Pordenone 1291: Avevamo lanciato l'allarme nel marzo del 2017 - ricorda Marco Salvador -, durante la conferenza organizzata per la nostra Festa dello Statuto dedicata alle antiche mura. Ora i cittadini si stanno muovendo in modo deciso e hanno il nostro appoggio, perché crediamo sia possibile trovare un altro accesso all'eventuale cantiere. E a fianco dei residenti si schiera anche il Movimento 5 Stelle: Bene hanno fatto i residenti del condominio Le mura - interviene Samuele Stefanoni - a rivolgersi alla Soprintendenza archeologica per chiedere di dichiarare bene pubblico le ultime mura antiche di Pordenone. Stupisce come una amministrazione che aveva in programma addirittura la ricostruzione del Nobile interrompimento consenta l'apertura di un varco nelle mura antiche al solo scopo di consentire l'accesso ai mezzi di cantiere nell'area ex Tomadini (aspetto, questo, smentito dall'amministrazione, ndr). Il M5S si schiera dalla parte dei cittadini e della tutela della storia e del patrimonio archeologico della città. Le mura sono parte della nostra identità e di un racconto che contribuisce a tenere unita la nostra comunità, rafforzandone il senso di appartenenza. Chiediamo con forza a questa amministrazione di impegnarsi a trovare una soluzione alternativa che permetta di avviare i cantieri senza mettere a repentaglio un pezzo della storia di Pordenone e che ci venga fatta relazione alla prossima commissione Lavori pubblici. Ma se in città si discute sulle responsabilità politiche, al momento l'interlocutore a cui guardano i promotori dell'iniziativa è in realtà la Sovrintendenza, che ha autorizzato l'intervento in virtù del vincolo indiretto che grava attualmente sulla cinta muraria e al quale i residenti hanno invece indirizzato un faldone con una relazione che punta a dimostrare il valore storico delle mura, e dunque la necessità di apporvi un vincolo monumentale diretto che impedisca l'apertura del varco.

Lara Zani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino