Vaccini in azienda: sì di 392 imprese e da Benetton un vax point per tutti

Vaccini in azienda: sì di 392 imprese e da Benetton un vax point per tutti
IL PIANOTREVISO Una parte dello stabilimento di Benetton a Villorba trasformato in centro vaccinale, aperto alla popolazione, capace di accogliere fino a 3mila cittadini al...

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IL PIANO
TREVISO Una parte dello stabilimento di Benetton a Villorba trasformato in centro vaccinale, aperto alla popolazione, capace di accogliere fino a 3mila cittadini al giorno. È questo il piano al quale stanno lavorando l'Usl della Marca e il gruppo United Colors. Non ci sono ancora conferme ufficiali. Ma la discussione è avviata. È la stessa azienda sanitaria a rivelare che sta cercando una struttura nella zona di Villorba dove allestire il più grande centro vaccinale del trevigiano. «Abbiamo le necessità di avere un polo vaccinale stabile, da qui al prossimo autunno, in una grande struttura in grado di ricevere 3mila persone al giorno spiega Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl con l'arrivo del caldo servirà un'organizzazione diversa, con dei locali rinfrescati da mettere a disposizione dei cittadini in attesa». L'azienda sanitaria è anche pronta a pagare un affitto. Nei giorni scorsi il gruppo Benetton aveva annunciato la propria disponibilità. L'idea è di allestire il necessario per vaccinare i dipendenti del gruppo e i loro familiari, circa 3mila persone, per poi aprire lo stesso percorso alla popolazione. Assieme al Bocciodromo, quello di Benetton potrebbe così essere il secondo polo vaccinale di Villorba. Stavolta il più grande della Marca.

NELLE AZIENDE
Intanto sono 392 le imprese trevigiane che hanno dato volontariamente la disponibilità a vaccinare i propri dipendenti, ospitando le somministrazioni nelle proprie strutture. L'apposito protocollo è stato siglato pochi giorni fa a livello nazionale da Governo, Inail, Confindustria e sindacati. Ora si attendono le direttive operative per organizzare in concreto i punti vaccinali. Nel complesso saranno 43.633 i lavoratori interessati. E una quota consistente di ditte, poco meno della metà del totale, ha espresso il consenso ad aprire gli spazi per inoculare il siero, oltre ai propri addetti, anche ai loro familiari o ai residenti della zona. «Il sistema industriale del territorio si è messo a disposizione di questa operazione finalizzata a cercare di vaccinare più persone possibile nel minor tempo possibile, moltiplicando i luoghi e i soggetti che possano favorire la somministrazione - conferma Giuseppe Milan, direttore generale di Assindustria Venetocentro - Una dimostrazione di disponibilità e di forte attaccamento al territorio da parte delle nostre imprese». A farsi avanti, anche nella Marca, sono state grandi industrie (23 contano più di 400 occupati), da Benetton a Texa o Electrolux, per citare alcuni nomi noti, ma anche molte pmi. Per queste realtà, se situate una vicina all'altra, ad esempio in una medesima area produttiva, si potrebbe studiare un vax- point unico. Le vaccinazioni in azienda rappresentano una modalità aggiuntiva rispetto alle soluzioni già messe a punto dai piani delle Usl e potranno partire una volta completata la somministrazione agli anziani e alla categorie fragili in corso. I tempi di avvio, quindi, dipenderanno proprio dal ritmo con cui procederà l'immunizzazione di queste fasce prioritarie e, naturalmente, dalla disponibilità di dosi. Tutto comunque avverrà in piena sinergia con le delle aziende sanitarie locali, che restano il riferimento per ogni iniziativa, e con il coordinamento dell'associazione industriali. «Questa modalità organizzativa - nota Milan - tra l'altro crea condizioni di prossimità nella somministrazione, evitando spostamenti, dispersione di tempo e anche perdite di retribuzione: perché il tempo necessario alla vaccinazione è equiparato all'orario di lavoro».
Mattia Zanardo

(ha collaborato M.Fav)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino