Vaccini, duecento test sui bimbi La Procura: nessun fascicolo

Vaccini, duecento test sui bimbi La Procura: nessun fascicolo
La Procura di Udine non ha aperto e, allo stato, non aprirà nessuna...

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La Procura di Udine non ha aperto e, allo stato, non aprirà nessuna inchiesta dopo il caso scoppiato a Treviso intorno all'assistente sanitaria sospettata di aver finto di vaccinare alcuni bambini. Così come, allo stato, non c'è alcun allarme in Friuli. Gli esami, decisi dalla task force attivata subito in collaborazione tra Regione, Asuiud e Aas 3, cominceranno domani sui primi 20 bambini. Entro la settimana dovrebbero salire a 200. Per arrivare a ottenere, ai primi di maggio, un quadro più completo e chiaro della situazione. «Non c'è nessuna notizia di reato per quanto ci riguarda spiega il Procuratore capo di Udine Antonio De Nicolo -. Sarà Treviso a svolgere eventuali accertamenti». La Procura di Treviso avrebbe infatti chiesto una riapertura dell'indagine archiviata a settembre ma, è bene ricordarlo, l'assistente allo stato non risulta indagata. In Friuli, dove la donna ha lavorato dal novembre 2009 al dicembre 2015 al distretto di Codroipo, «la situazione è del tutto sotto controllo», rassicura ancora una volta il direttore Pier Paolo Benetollo. «Forse aggiunge - avete visto il video della conferenza stampa in cui (l'assistente sanitaria) spiega le cose e devo dire che qualche dubbio viene: che sia tutta una bolla di sapone?». In ogni caso la task force della campagna vaccinare-sì si è subito impegnata a «dare certezze ai nostri bambini e alle loro famiglie», prodigandosi per fugare i dubbi degli utenti con l'attivazione di vari canali informativi. «Stamane, nel briefing che abbiamo fatto testimonia Benetollo -, abbiamo sentito che una mamma era così preoccupata che addirittura ha pianto al telefono: è questa la nostra più grande preoccupazione. Sappiamo che non c'è alcun motivo di avere una simile preoccupazione, ma come farlo capire a tutte le persone?». «Già il 2 maggio avremo dati sufficienti per decidere cosa fare», conclude spiegando la scelta dei controlli a campione: «Gli esperti della task force hanno valutato che la cosa migliore sia fare i test sui bambini che hanno ricevuto tutto il ciclo vaccinale. In questo modo potremo sapere se ha fatto davvero le vaccinazioni oppure no. Se scoprissimo che non ha fatto le vaccinazioni, abbiamo già deciso di rivaccinare tutti: sarà una bella spesa, ma solo in questo modo siamo sicuri di dare il massimo di protezione a tutti».

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Il Gazzettino