Urla e pugni sul vetro: Cup nel caos

Urla e pugni sul vetro: Cup nel caos
TREVISO (M.F.) Offese, urla e addirittura pugni contro il vetro degli sportelli. Clima da far west al Cup. Nel centro unico per le prenotazioni dell'Usl di Treviso si vedono...

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TREVISO (M.F.) Offese, urla e addirittura pugni contro il vetro degli sportelli. Clima da far west al Cup. Nel centro unico per le prenotazioni dell'Usl di Treviso si vedono sempre più spesso scene di esasperazione. I cittadini non soddisfatti per il luogo o le date di visite ed esami se la prendono con gli operatori. A volte andando ben oltre le righe. La denuncia arriva dalla Fp-Cgil. Assieme a un aut aut indirizzato all'azienda: o si rivedono le condizioni di lavoro oppure scatterà la mobilitazione e la protesta di piazza. Il sindacato sottolinea come il clima si sia fatto incandescente in particolare dopo una reprimenda del direttore generale Francesco Benazzi nei confronti di un operatore che ha proposto a una mamma di Treviso solamente una trasferta a Motta per la prima visita oculistica del figlio.

«I lavoratori sono diventati il capro espiatorio di una situazione determinata dalle decisioni prese dai vertici dell'Usl spiega Ivan Bernini, segretario Fp-Cgil dispiace constatare che la direzione non abbia avvertito l'obbligo di rettificare pubblicamente la posizione espressa. Uno scarica barile che sta esponendo i lavoratori a inaccettabili atteggiamenti di intolleranza da parte dell'utenza». Da qui l'aut aut. «La situazione ci preoccupa molto aggiunge Marta Casarin della Fp-Cgil chi ne è stato la causa reale ha il dovere di affrontarla. Tali condizioni di lavoro sono ormai inaccettabili: o si affronta la situazione o sarà mobilitazione, e chiederemo alla cittadinanza di appoggiarla scendendo in piazza insieme ai lavoratori». Dal canto suo Benazzi non ha problemi a scusarsi. «L'ho già fatto in un incontro con i coordinatori del Cup e lo faccio anche pubblicamente mette in chiaro mi dispiace. Bisogna migliorare la comunicazione. Faremo anche un sopralluogo per migliorare i locali. Quel che è certo è che non facciamo un lavoro semplice: bisogna capire che ci relazioniamo con persone che stanno male e ci possono essere reazioni esasperate. Ora chiedo a tutti i stemperare i toni conclude non si strumentalizzi. Chiedo scusa, ma se si continua vuol dire che si hanno altri obiettivi e che si gioca in malo modo».
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Il Gazzettino