Non solo uova. L'Unione europea ha ordinato controlli anche sugli animali delle aziende bloccate, in Belgio, Olanda, Francia e Germania, contro il rischio fipronil. L'indicazione...
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L'Emilia Romagna ha annunciato i controlli dai prossimi giorni. In Italia, il problema fipronil può riguardare prodotti importati dai Paesi in cui si sono registrati casi di uova contaminate. Di venerdì il fermo cautelativo di tre lotti di prodotti alimentari derivati da uova provenienti da Germania, Belgio e Olanda: uno in provincia di Bologna e due in provincia di Parma.
Le nuove verifiche riguardano le galline ovaiole, la cui carne - dice la Ue con riferimento con riferimento particolare a Belgio e Olanda - «deve essere controllata in osservanza con la legge Ue, prima di essere immessa sul mercato». L'Agenzia federale belga per la sicurezza nella catena alimentare aveva già avviato i test sugli animali. Controlli richiesti alle aziende bloccate per lo scandalo delle uova contaminate prima che gli animali vengano abbattuti e la loro carne venga venduta per il consuma ed esportata. Si tratta di carne diretta in prevalenza in Africa e in particolare in Congo. Il problema non c'è, spiega la stessa Agenzia, per i polli da carne: gli animali vengono abbattuti dopo alcune settimane di vita, prima del rischio pulci, e quindi non hanno necessità alcuna di essere trattati. Il caso delle uova contaminate ha rilanciato in contemporanea il tema della tracciabilità completa degli alimenti e quello dei controlli, negli anni della globalizzazione.
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Il Gazzettino