«Uno sportello dedicato ai bengalesi per informarli e arginare il contagio»

«Uno sportello dedicato ai bengalesi per informarli e arginare il contagio»
INTERROGAZIONELo aveva già auspicato l'imprenditore bengalese Clark Manwar, soffermandosi sull'importanza di attuare una campagna di comunicazione possibilmente anche in lingua...

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INTERROGAZIONE
Lo aveva già auspicato l'imprenditore bengalese Clark Manwar, soffermandosi sull'importanza di attuare una campagna di comunicazione possibilmente anche in lingua bengalese nelle scuole, nei mezzi di trasporto e nei luoghi di lavoro e sanitari.

Il tutto nell'ottica di una prevenzione del contagio da coronavirus. E suggerendo, come proposta concreta, la realizzazione di un punto covid in Fincantieri per effettuare il tampone già in azienda, dove ogni giorno lavorano 5mila bengalesi. Comunicando poi tempestivamente l'esito al soggetto interessato. Perché il pericolo del diffondersi del virus all'interno dei numerosi gruppi della comunità del Bangladesh, è un dato reale. Che si unisce tra l'altro al tema dei trasporti: le migliaia di dipendenti diretti e indiretti, appartenenti a questa realtà, al termine del proprio turno di lavoro si spostano infatti da una parte all'altra della città. Rappresentando nel caso di positività un potenziale vettore per sé e per gli altri. Un contesto in cui appare più che mai urgente «avviare una puntuale attività di tracciamento con reperimento dei nomi di tutte le famiglie per capire chi sta male e se si stanno seguendo scrupolosamente le migliori pratiche per arginare il contagio».
Questa volta a dirlo è Cecilia Tonon, neo eletta consigliera comunale nella lista Venezia è Tua, in un'interrogazione che verrà presentata in Consiglio. Una posizione, la sua, rilanciata pure dalla capogruppo della stessa lista, Monica Fortuna, in Municipalità di Mestre. Nella consapevolezza che per le autorità amministrative e sanitarie locali, la trasmissione di indispensabili informazioni all'interno della comunità è resa spesso difficile. Non solo dal punto di vista linguistico ma anche perché, per gestire e risolvere i problemi, i suoi componenti fanno riferimento esclusivamente ai propri leader, accettando con difficoltà l'autorevolezza di fonti differenti. «Preso atto che l'Ulss3 si è detta disponibile a fare tutto quanto è possibile per la più corretta gestione del contrasto al covid-19, scrive ancora Tonon si interroga l'assessore alla Programmazione sanitaria, Simone Venturini, per sapere quali misure abbia adottato o intenda adottare a riguardo della campagna d'informazione e dell'istituzione di specifici sportelli covid, esclusivamente dedicati alla comunità bengalese».

Marta Gasparon
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino