Unità d'intenti, concertazione e specificità Cgil, Cisl e Uil per il rilancio del territorio

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BELLUNO - Unità, concertazione e specificità. La "rivoluzione" della Provincia in tre semplici mosse. La ricetta per salvare Palazzo Piloni e territorio provinciale è della Cgil di Belluno, che l'ha lanciata lunedì scorso da Villa Patt, durante gli stati generali. Il punto di partenza? Decidere. Tutti insieme. Magari cominciando dal turismo. «Una serie di iniziative declinate a livello locale possono dare sviluppo a particolari settori produttivi, favorire gli investimenti in special modo delle pmi, creare l'interscambio di informazioni tra aziende e territorio - premette Mauro De Carli, segretario generale della Cgil di Belluno -. Serve definire una strategia sul turismo, perché i Mondiali di Cortina 2021 sono una scadenza temporale in cui credere per riportare in corsa lo sviluppo del territorio. Dobbiamo riprendere il tentativo di concertazione generale che Cgil, Cisl e Uil chiedono da tempo alle forze attive del territorio. Infine, vanno rivendicate con forza le assegnazioni di competenze e di risorse da parte della Regione, senza attendere gli esiti del prossimo referendum costituzionale, sul quale la Cgil continua ad esprimere la posizione di contrarietà a difesa della stessa autonomia ed esistenza dell'ente Provincia. In ogni caso il territorio Bellunese, per la sua specificità montana riconosciuta, non deve essere costretto a chiedere di volta in volta il contributo economico della Regione e dello Stato, per dare continuità alla sua gestione ordinaria o per sostenere progetti di indirizzo strategico».

Damiano Tormen

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Il Gazzettino