BELLUNO - (D.T.) A volte ritornano. L'Unione Montana Valbelluna e l'omologa Belluno-Ponte nelle Alpi tentano la strada della fusione. O meglio, della riunione, visto che fino a...
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In principio c'era una sola Comunità Montana. Lo dice nelle premesse anche il protocollo d'intesa. La Comunità Montana Bellunese (esistente fino all'inizio degli anni Novanta) comprendeva tutti i Comuni da Ponte a Sedico (in Destra Piave) e a Lentiai (in Sinistra), più Segusino e Valdobbiadene. Poi, la legge regionale 19/1992 ha decretato la scissione. I due enti si sono divisi proprietà e personale, ma hanno sempre collaborato attivamente tra loro (tanto da creare un ufficio unico per segreteria generale, servizi tecnici e servizi finanziari). Da qui l'idea di fusione. Un'idea dai tempi rapidi: lo studio di fattibilità andrà in discussione nei consigli delle due Unioni Montane entro il 31 ottobre; l'individuazione della nuova conformazione territoriale dell'ente verrà discussa entro fine 2016; per la ristrutturazione dell'apparato tecnico-amministrativo del nuovo ente, con l'individuazione della sede unica sarà in calendario prima del 30 giugno 2017. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino