Il settore fotovoltaico come leva per rilanciare l'occupazione e le politiche ambientali. Un'idea in cui Unindustria sembra credere fortemente, al punto da porsi come capofila...
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Il progetto Modef unisce realtà di due nazioni. Oltre a Unindustria Rovigo partecipano Ater Rovigo, Vera energia di Ferrara, Elettra-Sincrotrone di Trieste e Pordenone Energia Scpa, cui si aggiungono le slovene Golea di Nova Gorica, l'università della stessa Nova Gorica e l'Institut Josef Stefan di Ljubljana.
A essere coinvolte sono le province di Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Udine, Pordenone, Gorizia, Ferrara e Ravenna, e le regioni di Gorika, Obalno-kraka, Gorenjska, Osrednjeslovenska, Notranjsko-kraka in Slovenia. L'obiettivo è migliorare le tecnologie esistenti in ambito fotovoltaico. Grazie allo studio nei centri di ricerca partner del progetto, si definirà un impianto pilota da testare in Veneto. Contestualmente si lavorerà per la formazione di nuovi progettisti e impiantisti del settore, incentivando anche l'aspetto occupazionale. Tutti i risultati del progetto saranno quindi raccolti in un manuale.
L'iniziativa è finanziata nell'ambito del Programma per la Cooperazione transfrontraliera Italia-Slovenia 2007-2013, dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dai fondi nazionali con un importo complessivo di 724.582 euro.(((romagnolop))) Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino