Una sola voce sul territorio: «Fare presto. I pescatori vanno tutelati»

Una sola voce sul territorio: «Fare presto. I pescatori vanno tutelati»
LA SOLIDARIETÀPORTO TOLLE Dopo i gravi danni causati dal maltempo nella notte da il 12 ed il 13 novembre nella Sacca degli Scardovari, è il momento di fare fronte comune tra...

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LA SOLIDARIETÀ
PORTO TOLLE Dopo i gravi danni causati dal maltempo nella notte da il 12 ed il 13 novembre nella Sacca degli Scardovari, è il momento di fare fronte comune tra operatori direttamente colpiti dal flagello climatico, istituzioni locali e nazionali, rappresentanze professionali e delle categorie ma anche enti spirituali collante delle comunità. Una presa di coscienza generale che aiuterà e sosterrà gli sforzi di che Delta è pronto a fare per risollevarsi. Tra i primi a fare il punto della situazione, Carlo Salvan e Silvio Parizzi, rispettivamente presidente e direttore di Coldiretti Rovigo.

CATEGORIE PREOCCUPATE
«Da tempo la Coldiretti denuncia che siamo nel mezzo di un vero cambiamento climatico e i fenomeni cosiddetti estremi si fanno sempre più frequenti e violenti. La preoccupazione non si ferma solo ai danni visibili sul litorale, perché la conta non è ancora finita. A causa delle condizioni meteo avverse non si può ancora verificare la situazione della semina delle vongole e degli impianti delle cozze - sottolineano i dirigenti di categoria -. Proprio in questo periodo i nostri molluschicoltori si stavano preparando per le forniture natalizie, perché dicembre è il momento clou delle vendite. Questa ondata di maltempo sta mettendo in serie difficoltà il comparto».
DANNI ESTESI
La preoccupazione dell'associazione però non è soltanto per Scardovari che è sicuramente l'area più colpita. Numerosi danni, ancora in fase di quantificazione, si sono riversati anche nella zona di pesca di Rosolina e Porto Caleri. «Purtroppo non è la prima volta che succede - commenta Alessandro Faccioli, responsabile di Coldiretti Impresa Pesca , anche lo scorso anno la mareggiata ha colpito la stessa zona, ma stavolta la forza del fenomeno climatico è stata ancora più devastante. Ogni volta che accade qualcosa del genere si raggiunge un picco massimo mai visto prima. La pesca e i suoi lavoratori hanno bisogno di tutela e in questo caso di aiuti per ricostruire, perché si tratta per alcuni di ripartire da zero. Siamo in contatto con l'amministrazione locale e al fianco dei pescatori per trovare una soluzione per riportare la situazione lavorativa come prima del maltempo».
LA VICINANZA DEL VESCOVO

Anche la diocesi di Adria-Rovigo ha espresso solidarietà alle popolazioni colpite dal maltempo dei giorni scorsi: «Dopo le violente precipitazioni che si sono abbattute sui territori appartenenti alle chiese sorelle di Chioggia e Venezia - si legge in una nota -, la diocesi di AdriaRovigo esprime vicinanza a quelle comunità. Mentre guarda con sentimenti di commozione ai danni provocati dal maltempo nella Città lagunare, nelle Isole e nel Delta del Po, si fa vicina a quanti, a causa delle straordinarie precipitazioni, hanno visto danneggiate seriamente o distrutte le strutture e i mezzi per le attività lavorative e le abitazioni. Si unisce all'appello del Patriarca Moraglia affinché le autorità competenti intervengano a difesa del territorio».
A.Nan.
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Il Gazzettino