Una scritta inneggia all'Isis ma è solo uno scherzo (forse)

Una scritta inneggia all'Isis ma è solo uno scherzo (forse)
Allarme Isis a Rovigo, per fortuna ridimensionato dopo il sopralluogo della Digos all'esterno del carcere cittadino, avvenuto giovedì. ...

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Allarme Isis a Rovigo, per fortuna ridimensionato dopo il sopralluogo della Digos all'esterno del carcere cittadino, avvenuto giovedì.

La prima segnalazione parlava di una scritta sul portone carraio di via Verdi più discosto dal tribunale che inneggiava alla formazione terroristica medio orientale. Il controllo degli investigatori ha lasciato però spazi a dubbi sulla attendibilità della "rivendicazione".
A prima vista piuttosto che Isis, pare leggersi "Isk". Probabile che le ultime due lettere, la I e la S, siano state vergate in fretta e tanto maldestramente da fondersi e da produrre questo risultato equivoco. Il risultato finale non sembra comunque allarmare più che tanto gli esperti della questura sulla base di alcune evidenze balzate immediatamente all'occhio degli esperti inquirenti. In primo luogo il più ovvio: per la scritta è stato impiegato il nostro alfabeto. Una rivendicazione credibile avrebbe impiegato la grafia araba, compreso il senso di lettura, opposto a quello occidentale, ossia da destra verso sinistra. Non solo. È significativa anche la collocazione e la maniera in cui il messaggio, ammesso che di un messaggio sensato si tratti e non di un semplice divertissement, è stato vergato sul portone: vale a dire a mani nude. Ovverossia, per quanto possa apparire comico dirlo, seguendo esattamente la stessa procedura che si impiega per vergare messaggi scherzosi o canzonatori sulle auto particolarmente sporche, cioè con il dito.

C'è stato anche un contatto con i vertici del carcere, non particolarmente preoccupati. L'ipotesi che appare più verosimile è che il familiare di qualche detenuto in attesa di potere entrare o in attesa che il parente uscisse, abbia ingannato iltempo in questo modo. Probabile che l'atto sia stato filmato dalle telecamere, ma sarà necessario valutare se valga la pena procedere all'acquisizione dei filmati o meno. Da tenere anche conto di come non ci sia mai stato alcun allarme di questo tipo nella nostra provincia. Il che contribuisce ancor più a smorzare gli allarmismi.
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Il Gazzettino