Urla, polvere e pianti. Sono le 21.18 quando la terra torna a tremare. La gente scappa, chiede aiuto ai vigili del fuoco accorsi dopo la prima scossa, già molto violenta, delle...
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«È STATO TREMENDO» - Racconta una donna, corsa via fa uno studio di un geometra: «Le pareti mi sono venute addosso. Ho sentito venire giù tutti gli oggetti e i libri dagli scaffali. Sono fuggita per le scale e fuori tutto era polvere. La gente gridava». «È stata una scossa tremenda. Siamo tutti qui sotto un gazebo e cerchiamo di farci coraggio uno con l'altro - dice il consigliere comunale di Visso Antonio Aureli - Ancora non c'eravamo ripresi dalla scossa di agosto e ora questa nuova scossa... C'è molta paura qui». Il sindaco Giuliano Pazzaglia, durante la seconda scossa, era in diretta con SkyTg24: «È una scossa enormemente più forte della prima», ha detto, chiudendo l'intervista. La notte di Visso porta pioggia e paura, non si sa cosa potrà succedere ancora. Terrore a Castelsantagelo sul Nera, cittadina a pochi chilometri, vicina all'epicentro delle due scosse. Qui subito dopo il sisma si è verificato un blackout. I residenti si sono radunati in piazza. Il sindaco Giuliano Falcucci: «Possiamo solo pregare, non sappiamo davvero come potremo trascorrere la nottata». Il tempo è inclemente, diluvia, c'è anche una bomba d'acqua.
COLPITO DA INFARTO - Interrotta la strada tra Visso e la Valnerina a causa di una frana. Non va meglio nella vicina Ussita. Un dipendente dell'hotel Crystal, dove erano stai trasferitasi i 23 pazienti della casa di riposo lesionata dalla scossa del 24 agosto, ha avuto un infarto. La titolare, Luisa Bartolotti: «La struttura è antisismica, stiamo bene ma c'è stata paura. Siamo usciti subito dopo la scossa e ora siamo rientrati e stiamo nell'atrio. Io di sicuro stanotte non dormirò». Aggiunge il sindaco di Ussita, Giuliano Rinaldi: «Il nostro paese è finito. È crollata anche la facciata della chiesa e si è spaccato il terreno. La frazione di Casali non la possiamo raggiungere».
TENDOPOLI RIAPERTE - Gravissimi i danni anche nel centro storico di Camerino. E poi, in questa maledizione che sta colpendo il centro Italia, c'è la grande paura di chi il 24 agosto ha contato centinaia di morti. Il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi: «Ormai peggio di ciò che abbiamo vissuto due mesi fa cosa altro ci può succedere?». Ieri però sono state riaperte tre tendopoli per ospitare chi non se l'è sentita di trascorrere la notte nelle case che erano state giudicate agibili.
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Il Gazzettino