Una rotonda pagata dalle multe

Una rotonda pagata dalle multe
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Uno degli incroci più pericolosi di Rovigo verrà trasformato in rotatoria. Sulla strada regionale 443 in direzione Adria, dove si incontrano le strade dirette a Sarzano e a Buso, prende forma l'idea di realizzare un nuovo rondò. In quel tratto da anni si parla di ridurre gli incidenti e a maggio scorso il Comune di Rovigo ha partecipato ad un bando di finanziamento della Regione per cofinanziare l'opera. Dove sfociano le strade provenienti dalle frazioni di Sarzano, con via dei Mille, e Buso, con via Ippolito Nievo, verrà realizzata una rotatoria e porre un freno ai numerosi incidenti automobilistici che da anni interessano quel tratto di strada, molte volte anche mortali. L'Amministrazione ha messo da parte la cifra di 258mila euro, derivanti dalle multe, e che copre tutto il fondo destinato ai lavori pubblici, e ne chiede altrettanti alla Regione.

«Ci siamo classificati al 73° posto in graduatoria su 235 comuni ammessi al contributo della Regione. Lo scorso anno sono stati finanziati i primi 35 progetti, dopo aver contattato gli uffici di Venezia per sapere se ne saremmo stati fuori, mi hanno detto di aspettare racconta l'assessore ai Lavori pubblici Antonio Saccardin - La Regione mi ha risposto che il bando vale anche per il 2017 e che è già pronta la delibera con la seconda parte dei progetti finanziati, per cui ora attendiamo l'arrivo delle risorse».

Lo scorso anno dall'ufficio tecnico dei Lavori Pubblici del Comune era già stato prodotto un progetto iniziale, sostituendo l'incrocio con un anello stradale a senso unico che si sviluppa intorno a uno spartitraffico di forma circolare. L'anello ipotizzato diminuisce i punti di conflitto dell'area in questione, accrescendo la sicurezza stradale. Questo però non sarebbe servito a risolvere veramente il problema, per cui si è dovuto aspettare l'arrivo di un finanziamento regionale per dare il via ai lavori. Nelle prossime settimane l'assessore Saccardin inizierà l'iter per l'affidamento dei lavori alla ditta specializzata, ricercata mediante gara d'appalto. Dato l'importo, superiore ai 500mila euro, sarà necessario il controllo ulteriore da parte dello Stato per verificare l'integrità dell'azienda vincitrice del bando.
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Il Gazzettino