Una raccolta di fondi per adottare un bambino

Una raccolta di fondi per adottare un bambino
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TREVISO - Tutti in bici per adottare a distanza, dopo Julienne, un altro bambino del Madagascar. Cento persone, tra cui molti ragazzini, hanno partecipato ieri pomeriggio alla biciclettata organizzata per il quarto anno di fila dall'associazione «Quartieri vivi e attivi» di Treviso assieme alla onlus I care, all'Hilal e alla Fiab. Da Santa Bona, il serpentone di due ruote ha attraversato San Pelajo fino a Villa Manfrin per poi raggiungere Selvana, arrivare in Piazza dei Signori e poi ritornare in via Ronchese per la pizzata offerta da Pino.

Il fine dell'evento benefico è quello di raccogliere fondi per la missione dei padri carmelitani in Madagascar, dove opera anche il trevigiano don Italo Padovan: bastano circa 400 euro all'anno per pagare vitto e alloggio a un bambino e assicurargli la possibilità di andare a scuola. «Il nostro obiettivo è quello di valorizzare i quartieri e far rivivere le loro tradizioni: la biciclettata infatti nasceva 40 anni fa, per aiutare padre Aldo Vettori in Kenya - afferma Enrico Renosto -. Idealmente cerchiamo di rimettere al centro le periferie delle città così come le periferie del mondo». Tra i partecipanti, oltre ai residenti dei quartieri, c'era anche un gruppo di richiedenti asilo ospiti dell'Hilal di Abdallah Khezraji.
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Il Gazzettino