Una nuova polemica storico - politica potrebbe già stagliarsi all'orizzonte,

Una nuova polemica storico - politica potrebbe già stagliarsi all'orizzonte,
Una nuova polemica storico - politica potrebbe già stagliarsi all'orizzonte, con una interrogazione che Marco Salvador, a nome delle tre liste civiche ha presentato in cosiglio e...

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Una nuova polemica storico - politica potrebbe già stagliarsi all'orizzonte, con una interrogazione che Marco Salvador, a nome delle tre liste civiche ha presentato in cosiglio e che3 sarà discussa nella seduta di domani. Intitolare all'ex sindaco Guido Rosso un luogo significativo della città. È questa la richiesta di Pordenone 1291, Il Fiume e Cittadini presentata. «A maggio ricorre il centesimo anniversario delle barricate di Torre - si leggge sulla nota - importante episodio di resistenza popolare all'ondata di violenza squadrista, che nel 1922 portò all'instaurazione in Italia del regime fascista. Una delle prime vittime istituzionali dell'evento fu l'allora amministrazione comunale che per alcuni mesi venne commissariata dalle autorità fasciste e poi sistematicamente boicottata dalle squadre nere insediatesi in città. A capo di quell'amministrazione, eletta plebiscitariamente il 31 ottobre 1920, vi era il sindaco avvocato Guido Rosso che, insieme al collega Giuseppe Ellero (il primo deputato socialista del Friuli occidentale, eletto il 15 giugno 1921), per decenni, fu il legale di fiducia degli operai e dei sindacati pordenonesi. Ma entrambi furono poi costretti all'esilio (rispettivamente veneziano e milanese) dalle minacce squadriste. A dispetto delle difficili circostanze, Rosso condusse un'energica azione di ricostruzione sociale, economica e edilizia. Per il suo attivo ruolo, Rosso fu oggetto delle violenze squadriste nel maggio 1921, violenze che interessarono la sua abitazione con la distruzione dei suoi beni personali. Grazie alla sua importante azione come professionista e politico, Guido Rosso divenne, come Ellero, un riferimento della stessa borghesia cittadina, la quale ottenne per Pordenone la fine del commissariamento e il reinsediamento della giunta socialista nella seconda metà del 1921».

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Il Gazzettino