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VENEZIA (R.P.) In che misura eventi catastrofici possono essere legati all'azione dell'uomo? Ancora, la nostra convinzione di poter controllare l'ecosistema, tramite la tecnologia, può rischiare di trasformarsi in una regressione evolutiva? Più che attuale si dimostra la collettiva nata da un ponte artistico tra Mosca e Venezia, che si aprirà domani giovedì alle 18.30 nell'Istituto Santa Maria della Pietà: Constructed Situations si propone di indagare il processo di alienazione dell'uomo rispetto alla natura, mettendo in discussione il nostro posto nell'ecosistema globale, da noi solo parzialmente controllabile. L'esposizione curata da Masha Sergeeva (e che rimarrà aperta sino al 26 novembre) preannuncia, parallelamente all'aspetto artistico, una sorta di esplorazione ambientale. Si potranno ammirare tre video-installazioni, Drawing Lesson di Alexandra Paperno, Fragile Island di Tatyana Akhmetgalieva ed Eclipse di Margo Trushina, assieme a lavori ad olio e acquerelli di Kirill Garshin (Nocturnal Animals); Vadim de Grainville (Grigoryan) proporrà invece incisioni dal titolo Spice Orgy, Ilya Fedotov-Fedorov darà vita ad una scultura vivente. Oggi alle 16 a Ca' Foscari, in Aula Baratto, è prevista una anticipazione: l'artista e direttore creativo Vadim de Grainville (Grigoryan) terrauna conferenza.
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Il Gazzettino