Il Pd è pronto ad alzare il livello di attenzione sulla situazione dell'ospedale. «Chiederemo alla città - spiega il capogruppo Sandro Gino Spinello, a conclusione del convegno...
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Eccetto la Lega nord, tutta la politica locale, da destra a sinistra, ha risposto all'appello dei Democratici. In sala anche il sindaco Massimo Barbujani, il senatore Bartolomeo Amidei, l'onorevole Diego Crivellari, il consigliere regionale Graziano Azzalin, esponenti di comitati e gruppi, operatori della sanità e semplici cittadini. «Non è escluso che si possa organizzare un presidio permanente davanti al nosocomio - ha rimarcato Spinello - è strano, però, che la maggior forza di opposizione cittadina debba chiedere alla maggioranza di fare le cose assieme. Ognuno di noi, finora, ha recitato il proprio ruolo: anche la Lega. La grande assente finora è stata la cittadinanza. C'è un clima di smobilitazione, lo stesso clima che si respirava a Cavarzere quando hanno chiuso l'ospedale».
Secondo Spinello l'ospedale non chiuderà, ma sarà ridimensionato. «L'azione del sindaco Massimo Barbujani non è stata sufficiente fino ad adesso. Anche i cittadini dovranno essere vicini a noi da oggi in poi». L'impressione che se ne ricava che se Adria dovesse rispondere presente all'appello a difesa del nosocomio, alcune comunità del Delta declinerebbero l'invito.
I lavori erano stati introdotti dal segretario Dem Gianni Franzoso e da Mauro Grotto. «Potrei sottoscrivere tutti gli interventi fatti - ha analizzato Barbujani - come comitato dei sindaci abbiamo scelto la strada del dialogo e stilato un documento in cui chiediamo siano rispettate nelle prossime schede ospedaliere le specificità del territorio: alto tasso di anzianità, scarsa densità abitativa e grande estensione territoriale. Non è vero, poi, che i cittadini, dal 1. gennaio a oggi non abbiamo percepito alcun cambiamento».
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Il Gazzettino