Una maxi-stangata all'ambulante

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Al grande banco di abbigliamento, calzature ed accessori lavoravano in cinque, ma solo due avevano un regolare contratto. Gli atri tre, un lavoratore italiano, uno originario del Marocco e uno del Gambia, erano completamente in nero. Il controllo predisposto dall'Ispettorato del Lavoro è scattato ieri mattina al mercato in corso del Popolo. Personale ispettivo dell'articolazione ministeriale, insieme ai carabinieri dell'apposito nucleo, si sono diretti a colpo sicuro verso il banco e hanno dato avvio alle operazioni di verifica, dalle quali sono emersi i tre casi di lavoratori in nero. Al titolare della ditta cui fa capo la licenza, un italiano, è stata comminata una sanzione amministrativa di 8.250 euro. Non solo, ma la sua attività è stata sospesa: per poter riaprire dovrà, entro le 12 di oggi, regolarizzare per almeno tre mesi i lavoratori trovati in nero e versare la connessa sanzione di 2mila euro. Ma per commerciante i problemi non sono solo di natura amministrativa: carabinieri e personale dell'Ispettorato territoriale del Lavoro gli hanno infatti contestato anche violazioni delle norme sulla sicurezza. In particolare, non sono state effettuate le prescritte visite mediche preventive per i lavoratori: trattandosi di inadempimenti di carattere penale, quindi, il tutto è stato denunciato all'autorità giudiziaria. Come sottolinea Maurizio Tedeschi, capo di quella che un tempo era la Direzione territoriale del lavoro di Rovigo e che ora, con la riforma entrata in vigore a gennaio non solo ha cambiato denominazione in Ispettorato territoriale del Lavoro, ma è stata accorpata a quella di Ferrara, «non si è trattato di un controllo a sorpresa, né della risposta a una segnalazione, ma la conseguenza di un'attività ispettiva condotta in precedenza». Tedeschi aggiunge poi come «le ispezioni, che rientrano nella vasta e costante attività di contrasto al fenomeno del lavoro nero e irregolare, proseguiranno senza sosta anche nei prossimi mesi per prevenire e reprimere le varie manifestazioni di illegalità che minano alla radice il buon andamento e il corretto funzionamento del mercato del lavoro». Nel 2016 l'ex Direzione territoriale di Rovigo ha scovato 193 lavoratori in nero.

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Il Gazzettino