AL PALASPORTVENEZIA «Ciò che ci unisce ci rende invincibili!» Anche quest'anno il motto caro a Fabrizio Piaggi, compianto e prematuramente scomparso allenatore di basket...
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VENEZIA «Ciò che ci unisce ci rende invincibili!» Anche quest'anno il motto caro a Fabrizio Piaggi, compianto e prematuramente scomparso allenatore di basket veneziano, è stato l'inno della grande festa dello sport a lui dedicata nell'inter a giornata di ieri al Palazzetto dello Sport Giobatta Gianquinto all'Arsenale. Nella storica sede della pallacanestro veneziana, per il settimo anno consecutivo e di fronte ad un'intera e vivace tribuna piena, si sono infatti confrontate sei squadre della categoria esordienti. Un grande impegno da parte degli organizzatori, tra i quali il figlio di Fabrizio, Ares Piaggi, e lo storico gruppo di amici che proprio da Fabrizio erano stati allenati, e che si sono confrontati nel pomeriggio in un mini torneo di Vecchie glorie in formazione 3 contro 3 . Tra partite e momenti conviviali, si è pure tenuto un frenetico hip hop show grazie alla realtà di Palextra, oltre ad un torneo di tiro - secondo tradizione statunitense - vinto da Ludovico Pellegrinotti della Virtus Lido. Stacchi musicali inoltre sono stati mixati da un nome assai quotato nel settore, Cocco Dj al secolo Andrea Marella, ad accompagnamento delle diverse fasi. Come di consueto, alla squadra vincitrice è stata consegnata un'opera in plexiglas dell'artista e illustratore veneziano Massimiliano Milani, che ha anche disegnato il logo del torneo e i colorati disegni stampati su tutte le tute e magliette regalate ai giocatori.
«Quest'anno abbiamo fatto un ulteriore passo avanti, aprendo una associazione sportiva dilettantistica dedicata al torneo, di grande utilità per meglio organizzare ogni aspetto», ha spiegato soddisfatto Ares Piaggi, che dal padre ha ereditato il forte entusiasmo e lo spirito di squadra. Va ricordato, meritoriamente, che il torneo si regge unicamente grazie ai diversi sponsor cittadini coinvolti, oltreché su un già sottolineato forte impegno volontario. «In questa settima edizione - ha concluso Ares - si è verificata la massima affluenza da parte del pubblico, e questo non può che farci ben sperare sul futuro non solo della nostra iniziativa, ma soprattutto dello stesso sport cittadino e del basket in particolare». Commossa dal successo anche la madre di Fabrizio Piaggi, Vanna Gavagnin: «E' la cosa più bella, e so che a Fabrizio sarebbe piaciuta moltissimo, lui ci teneva proprio a fare squadra, e una manifestazione come questa non può che contribuire a cementare amicizie salde e durature, come quelle che nel tempo hanno legato tutti i ragazzi da lui allenati».
Riccardo Petito
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino