Una discussione lunga otto anni

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(M.G.) Il primo a dare il via "alle carte" è stato nel 2006, l'allora direttore dell'azienda ospedaliera Adriano Cestrone con una delibera che invitava la Regione a inserire la nuova struttura nella sua programmazione. Il secondo atto è la delibera 129 del 22 dicembre 2008 con cui il Comune (centrosinistra) inseriva nel Pat la posizione: Padova ovest, in un'area vicino al nuovo stadio. Nel frattempo prende corpo il progetto Patavium ,un ospedale 1,2 miliardi con campus universitario, depositato all'attenzione del presidente della Regione, Galan. Ma l'arrivo di Zaia, nel 2010, ridimensiona le ambizioni, o meglio le riporta sulla terra. Il terzo documento fondamentale è dunque la delibera 1367 del 2011 con cui la Regione il 3 agosto approva il piano di fattibilità redatto da un'apposita Commissione tecnica. Nel marzo del 2012 arriva da una società di privati, "Finanza e Progetti spa" una proposta di project-financing. Il 12 giugno del 2012 la Giunta regionale sceglie definitivamente Padova ovest e il 2 luglio del 2013 si firma un Accordo di programma fra gli enti interessati: Regione, Comune, Provincia, Università e Iov. La Regione incarica l'Azienda ospedaliera di Padova di diventare Stazione appaltante, insomma di esaminare i progetti che potrebbero arrivare. Il 18 novembre la Giunta regionale approva il piano di programmazione 2012-2016 e vi inserisce il nuovo ospedale. A distanza di un anno all'interno del piano sanitario decide di stanziare 150 milioni in tre anni. Poi arriva Bitonci.

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Il Gazzettino