Con un post pubblicato su Facebook, il leader leghista Matteo Salvini ha attaccato la decisione di trasferire 38 profughi dall'ex caserma Cavarzerani nel capoluogo friulano al...
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Intanto, ieri, dopo la partenza dei 210 migranti da Udine, grazie all'operazione avviata dal Governo dopo la richiesta della Regione, ieri ne sono stati rintracciati nel Tarvisiano - fra Polizia e Carabinieri - altri 74 oltre ai 12 del giorno prima. E, si sa, «tutti quelli che arrivano a Tarvisio li mandano a Udine», si prepara il sindaco Furio Honsell. Tanto che il consigliere regionale Riccardo Riccardi ha chiesto di convocare l'assemblea dei capigruppo proprio per ascoltare Honsell, oltre al suo collega di Gorizia sulle «criticità» che stanno affrontando. Dopo la partenza dei 210, comunque, all'ex caserma venerdì sera se ne contavano 48, ricorda l'assessore Antonella Nonino. «Finalmente la tendopoli è più libera, anche se resta il timore che si ripresenti la situazione di prima», con migranti costretti a bivaccare nei parchi. Le volontarie di "Ospiti in arrivo", però, criticano con forza com'è stata gestita l'operazione-trasferimento, soprattutto per la fase di rintraccio dei migranti dispersi in città. «Ho assistito a scene allucinanti - denuncia Laura Garbelotto - di gente che non voleva restare in Italia ed è dovuta salire sul pullman. Sembrava la caccia al profugo. In pochi minuti molti hanno dovuto decidere della loro vita. Se avessimo saputo che sarebbe andata così non ci saremmo mai prestati ad aiutare a fare i "segugi"». «Non ci occuperemo mai più di una cosa del genere, non fa parte dei nostri principi», le fa eco Angela Lovat. Ma l'assessore Antonella Nonino è ferma: «È arrivata la disponibilità immediata al trasferimento, abbiamo cercato di adempiere il prima possibile nel modo migliore. Altrimenti i volontari si tenevano 140 persone fuori per altri due mesi. Ovvio che l'ideale sarebbe stato avere 2-3 giorni per prepararsi, ma si era aperta la possibilità. Ringrazio la Questura, la Caritas, il Centro solidarietà giovani e tutti i volontari che ci hanno aiutato a identificare i luoghi dove trovare le persone».
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Il Gazzettino