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«Avevo visto un fumo nero strano, ma dovevo andare a portare la macchina dal meccanico e non ci ho dato peso. Poco dopo sono passato davanti alla casa e oltre al fumo ho visto il fuoco, stavo per chiamare i vigili del fuoco ma proprio in quel momento li ho incrociati». P.T. abita ad una cinquantina di metri dalla casa della famiglia di Lara Nard andata a fuoco ieri. «In pochissimo tempo sono arrivati camionette e camion dei vigili del fuoco da ogni dove - racconta -. C'è tutta Umin ora in apprensione. Credo di non aver mai visto fiamme cosi alte. I vigili del fuoco stanno facendo di tutto per tagliare la linea di fuoco, a vedere sembra che forse riescano a salvare almeno la testa della casa opposta a quella da dove è partito l'incendio. La casa è a 50 metri dalla piazza, fortunatamente staccata dal resto delle case continua in paese dicono che le fiamme sembrano quasi essere partite dal soppalco. Fa davvero impressione perché ad un certo punto la casa è diventata un rogo. Abito a pochi metri, ma non ho sentito botti, se ci fosse stata un'esplosione probabilmente l'avrei sentita. Dispiace veramente molto per quella famiglia, ma l'importante è che stiano tutti bene». In men che non si dica tutto il paese di Umin si è sceso in strada. La proprietaria poi è nipote di Renzo Boz, già presidente dello Sci club Villabruna. A lui si sono stretti i compaesani in segno di solidarietà. (A.V.)
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Il Gazzettino