Un terzo dei ragazzi è sovrappeso L'attività fisica è il miglior salvavita

Un terzo dei ragazzi è sovrappeso L'attività fisica è il miglior salvavita
IL DATOPORDENONE Il 30% dei ragazzi friulani è in sovrappeso. A dirlo è il presidente del CONI Fvg Giorgio Brandolin intervenuto al convegno sulla Prevenzione cardiovascolare...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
IL DATO
PORDENONE Il 30% dei ragazzi friulani è in sovrappeso. A dirlo è il presidente del CONI Fvg Giorgio Brandolin intervenuto al convegno sulla Prevenzione cardiovascolare nell'attività sportiva agonistica e non agonistica organizzato al Teatro Verdi di Pordenone dalla Fondazione BCC Pordenonese in collaborazione con la Casa di Cura Giovanni XXIII di Monastier. Il dato emerge dal progetto Movimento in 3S attuato ormai da 6 anni all'interno di gran parte delle le scuole elementari della regione. «Oltre a fare un po' di attività motoria con i giovani laureati a Gemona - ha detto Brandolin - facciamo anche dei test anonimi con delle misurazioni dei nostri ragazzi. Ed è proprio da queste rilevazioni che abbiamo riscontrato che quasi un terzo dei ragazzi che frequentano le scuole elementari soffrono di obesità». I fattori che determinano questa patologia sono principalmente l'alimentazione, ma anche la vita sedentaria. Dopo la recente scomparsa, proprio a Udine, del capitano della Fiorentina Davide Astori, è più che mai necessario parlare di prevenzione cardiovascolare nella attività sportiva agonistica e non agonistica. Essenziale si è dimostrata l'obbligatorietà della visita sportiva agonistica istituita nel 1982. Uno studio realizzato da un cardiologo di Padova evidenzia in maniera molto chiara che dal 1982, quando è diventata obbligatoria, le morti improvvise si sono ridotte del 90%. Tutto ciò è stato reso possibile grazie alla presenza nel territorio di centri di secondo livello, dotati di alta tecnologia e strumentazione necessaria per individuare patologie che, se non sono prese in tempo, possono risultare fatali. L'attività fisica dunque è essenziale per un corretto stile di vita, ma è altrettanto importante promuoverla nei giovani fin dalle scuole elementari.

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino