«Treviso è tra i Comuni più efficienti in Italia: si spende mediamente meno e si offrono servizi migliori. Ma è il Paese che non è ancora in linea con le imprese. Se si...
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Treviso, nel dettaglio, conta una spesa storica di 51,6 milioni, a fronte di un fabbisogno calcolato in 56,48 milioni. Per un risparmio, dunque, di quasi 4,9 milioni di euro. Musica per le orecchie degli imprenditori. «La competitività delle nostre imprese passa anche dai servizi che vengono loro garantiti per operare agevolmente, velocemente ed efficacemente sottolinea il presidente la nostra associazione, grazie ai dirigenti attivi nel territorio e in contatto diretto con gli amministratori comunali, svolge un'azione costante di pressing e di vicinanza attraverso proposte e suggerimenti finalizzati ad aumentare l'appeal competitivo del territorio per gli imprenditori, nell'interesse della crescita e del bene comune della collettività». Qui le cose sembrano funzionare. Fermo restando che gli imprenditori non guardano solo alla pressione fiscale locale, ma anche ad altre variabili di natura legislativa, correlate alla mobilità, alle aree dedicate agli insediamenti produttivi e così via. Ma in Italia non va ovunque così. «Purtroppo tocca evidenziare che a fronte di pochi Comuni virtuosi, molti sono quelli che si posso definire zavorre conclude Sartor se si sommano a carenza di infrastrutture, burocrazia e fisco, alcuni si traducono in macigni che limitano le nostre imprese rispetto ai competitor internazionali». Per questo la Marca dovrebbe fare scuola.
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Il Gazzettino