«Un recupero radicale per il Ponte malato»

«Un recupero radicale per il Ponte malato»
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Nel giorno in cui Bassano festeggia il compleanno (è datato 22 luglio 998 il primo documento recuperato che cita la comunità), la Giunta rende noto come si sta muovendo e come intende procedere per consolidare e restaurare il Ponte degli Alpini. «Sarà l'intervento prioritario e più importante dell'intero mandato amministrativo - ha tenuto a precisare il sindaco Riccardo Poletto - se necessario, faremo un passo indietro per altre opere, ma per il prestigioso monumento siamo intenzionati ad investire risorse finanziarie e professionali. Non vogliamo rattoppare il nostro simbolo, ma procedere con un recupero strutturale globale, capace di durare nei decenni. Per questo abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti».

Si proseguirà gradualmente, quindi, sulla base anche delle disponibilità economiche. Quello che si sta profilando per Bassano è un lungo e oneroso percorso, non ancora quantificato dal momento che sono state richieste delle indagini supplettive. Di sicuro, servirà molto di più di quel milione di euro previsto inizialmente e si ipotizza che si possa andare in gara per l'affidamento dei lavori nel marzo del 2015.«Senza vergogna, busseremo a tutte le porte possibili, istituzionali e non, nazionali e internazionali pur di racimolare la somma necessaria», ha promesso il primo cittadino.
Nel frattempo è scattata la prima fase della complessa operazione. Riguarda la convenzione con l'università di Padova, dipartimento di Ingegneria civile, edile e ambientale. «Comune e ateneo affronteranno insieme l'importante opera di consolidamento e restauro, sulla base di una convenzione, in via di definizione in questi giorni e che sarà sottoscritta tra fine agosto e i primi di settembre - ha svelato Poletto - Permetterà di approfondire ulteriormente le problematiche dell'antico manufatto e di stabilire una programmazione in grado di definire tutti i passaggi necessari per restituire al simbolo della nostra città bellezza e funzionalità».
«Dopo aver visionato le analisi, la documentazione e i passaggi già affrontati negli anni e mesi scorsi, l'Amministrazione ha deciso di affidarsi, per il proseguo, ad un ente di assoluto prestigio come l'università padovana e alle indubbie competenze di uno dei suoi più illustri esponenti, Claudio Modena, - ha chiarito l'assessore alla Pianificazione urbana Linda Munari - Ordinario di Tecnica delle costruzioni e titolare dei corsi di Problemi strutturali dei monumenti e dell'Edilizia storica e Progetto di Ponti, è una garanzia».
La convenzione definisce un piano programmatico suddiviso sostanzialmente in tre step: la diagnosi, il progetto di restauro e l'esecuzione dei lavori suddivisa per stralci, sia per calibrare i lavori dal punto di vista della stagionalità che per il recupero dei finanziamenti. «Una volta che avremo elaborato tutti i dati e predisposto la progettualità, inizieranno altri due percorsi - ha aggiunto l'assessore alla Cura urbana, Roberto Campagnolo -: la messa a punto dei passaggi amministrativi che identificheranno le procedure da seguire per l'affidamento e la direzione dei lavori e la costituzione di un comitato allargato che si occupi del reperimento fondi e del controllo».

L'Amministrazione identificherà anche un sito in città, probabilmente l'Urban center, dove allestire una postazione nella quale le persone interessate potranno conoscere, oltre alla storia del Ponte, il progetto di restauro e lo stato dei lavori. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino