Un piano B del Maddalena per premere sulla Cefil

Un piano B del Maddalena per premere sulla Cefil
COMMENDAROVIGO Si lavora per portare a casa il massimo possibile, ma le possibilità sono poche. Quanto è emerso martedì sera alla commissione consiliare ha stupito i rodigini,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
COMMENDA
ROVIGO Si lavora per portare a casa il massimo possibile, ma le possibilità sono poche. Quanto è emerso martedì sera alla commissione consiliare ha stupito i rodigini, mettendoli davanti al fatto compiuto che quei 13,5 milioni sono appesi a un filo sottilissimo e le probabilità che il Maddalena esca dal degrado, sono ridotte al lumicino. Questo potrebbe avvenire solo se la Cefil deciderà di firmare il patto con il Comune e cedere il bene.

IL TEMPO STRINGE
Dalla commissione consiliare il Comune ne esce con una sola direttiva: il tempo è poco, bisogna presentare un nuovo progetto entro la data massima consentita dell'otto giugno, incrociando le dita. Il Comune sta ragionando al piano B, ovvero un progetto di riqualificazione senza il Maddalena, e questa potrebbe anche essere una prova di forza nei confronti della Cefil. Perché il proprietario dello stabile si ritroverebbe ancora in seno un edificio che difficilmente potrà essere venduto in un'altra maniera. Inoltre l'altro proprietario, la Reale Mario, ha voluto firmare l'accordo con l'amministrazione pubblica.
SALTA IL CONFRONTO
Alla richiesta della Cefil dell'altro giorno di un incontro aperto al pubblico tra la ditta e l'amministrazione, l'assessore Andrea Bimbatti risponde che «si è disquisito abbastanza già in commissione, non serve un incontro a due o tre. Non c'è alcuna lite tra di noi, si sta solo cercando di trovare una soluzione per la città. Se poi si rimarrà nelle proprie posizioni, si vedrà».
LE POLEMICHE
Se la questione tecnica pare sia stata affrontata ormai ampiamente, rimane aperto il dibattito politico su tutta la faccenda. Alla commissione hanno partecipato quasi tutti i consiglieri, non gli otto componenti tradizionali, e le accuse dell'opposizione hanno colpito il sindaco Massimo Bergamin e l'assessore all'Urbanistica Federica Moretti. «Ruggero Tezzon (responsabile del procedimento, ndr) lasci l'incarico e dia la responsabilità di questa situazione all'amministrazione, questa maggioranza che non funziona più. Se non si risolve questa situazione, questa amministrazione deve andare a casa» spiega furente Ivaldo Vernelli, consigliere di 5 Stelle. Giorgia Businaro, consigliere del Pd, tuona contro l'assessore Moretti, chiedendone le dimissioni. «La responsabilità politica di tutto è dell'assessore, che per l'intero svolgimento della commissione non ha fatto altro che annuire mentre l'avvocato civico Ferruccio Lembo parlava. Moretti è pagata con i soldi dei rodigini per assumersi delle responsabilità e per dare delle linee politiche. Non può trincerarsi sempre dietro i tecnici».
LA DIFESA

A difendere l'amministrazione è ancora Bimbatti, che spiega come in realtà il lavoro dei tecnici sia stato accurato e che la responsabilità di questa situazione starebbe nella mancata firma della Cefil. «È finita qui? Mi auguro di no. Vogliamo portare a casa i soldi per il bene della città. Perché ci viviamo e ci lavoriamo e su una operazione così importante vorrei che ci fosse stato uno spirito più positivo, in questa situazione complicata. Ci sforzeremo fino alla fine per portare a casa quei soldi».
A.Luc.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino