«I corpi M e A dell'ospedale Santa Maria della Misericordia di Rovigo saranno interessati da lavori di completa ristrutturazione per adeguare le strutture alle nuove normative e...
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Ad annunciarlo è il direttore generale dell'Ulss 5, Antonio Compostella. Perché la scelta di ristrutturare, anziché costruire ex novo? «Per attuare in tempi rapidi la messa a norma dell'ospedale secondo un ordine di priorità e con un programma di finanziamento pubblico sviluppato per stralci e garantito nella sua totalità - fa presente il direttore - Questo consentirà di sviluppare piani di intervento senza interrompere le attività assistenziali, secondo un cronoprogramma definito anche con trasferimenti a domino».
Gli interventi edilizi, in grado di creare un ospedale di valenza provinciale, saranno rivolti soprattutto alle seguenti aree: assistenziale materno-infantile, ambulatoriale, assistenziale medica, dialisi, pronto soccorso, centrale operativa 112-118, sterilizzazione.
«I corpi A e M avranno la ristrutturazione e l'adeguamento normativo, il corpo D l'adeguamento normativo antincendio, il corpo F verrà invece demolito - prosegue Compostella - I lavori verranno svolti in sei fasi e termineranno nel 2023».
Questa la quantificazione del risparmio totale, a livello di personale tecnico-sanitario: infermieri (16 unità) 505.167,20 euro, coordinatore infermieristico 34.148,27 euro, ostetriche (4) 126.291,80 euro, infermiere dell'asilo nido (3) 94.718,85 euro, infermieri generici (2) 54.341,30 euro, tecnici sanitari (3) 94.718,85 euro, Oss e Ot (5) 135.853,25 euro, medici (3) 188.520,06 euro, personale amministrativo 27.170,65 euro. In tutto verranno quindi risparmiati 1.260.930,23 euro. Importanti risparmi si avranno anche a livello di gestione: energia elettrica -56mila euro annui, climatizzazione invernale-estiva -185mila euro all'anno, cessazione canoni adeguamenti reti-centrali 1.533.000 annui, costi di interventi di manutenzione straordinaria -100mila euro all'anno. In totale quindi si avrà una riduzione dei costi annui di gestione dell'edificio e degli impianti, per 1.874.000 euro all'anno.
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Il Gazzettino