Un maggio di fuoco 56 sindaci in bilico

Un maggio di fuoco 56 sindaci in bilico
LO SCENARIOTREVISO Prima i numeri: 56 comuni al voto, un bacino di 428.111 trevigiani interessati al verdetto in uscita dalle urne. La Marca si prepara a una delle tornate...

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LO SCENARIO
TREVISO Prima i numeri: 56 comuni al voto, un bacino di 428.111 trevigiani interessati al verdetto in uscita dalle urne. La Marca si prepara a una delle tornate elettorali più importanti degli ultimi anni. Senza contare le elezioni europee: maggio sarà un mese di fuoco per la politica locale. Il 26 maggio si voterà il primo turno delle amministrative e per le Europee; il 9 giugno andranno di scena i ballottaggi nei comuni con più di 15mila abitanti (Paese, Vittorio Veneto, Preganziol e Mogliano). Nelle segreterie provinciali dei partiti è un gran fermento, così come nel territorio dove ogni sera si selezionano nomi, si fanno e si disfano accordi, si valutano simboli. Il mosaico è molto complesso e vede centrodestra e centrosinistra fronteggiarsi in una caccia all'ultimo voto. Adesso il conteggio dice: 29 amministrazioni comunali sono in mano al centrodestra, sostanzialmente alla Lega appoggiata da Forza Italia praticamente ovunque; 22 al centrosinistra a guida Pd; tre sono sindaci civici non classificabili mentre Ponte di Piave è l'unico commissariato. In più c'è il nuovo comune Pieve del Grappa nato dalla fusione di Paderno del Grappa e Crespano.

GLI OBIETTIVI
Sia dalla sponda Pd che da quella Lega-Forza Italia-Fratelli d'Italia arriva una sola indicazione: il primo traguardo è confermare i numeri attuali. Ma dietro le dichiarazioni di circostanza c'è, ovviamente, dell'altro. La Lega ha dei bersagli ben precisi: conquistare almeno tre dei quattro comuni maggiori. Occhi puntati soprattutto su Paese, la chiave di tutto lo scacchiere elettorale. Lega e Forza Italia, al momento, si presentano divisi: il Carroccio, che non potrà più contare su Francesco Pietrobon arrivato al secondo mandato, punta su Erika Uberti; gli azzurri sull'attuale vicesindaco Martino De Marchi. La frattura pare insanabile almeno fino al ballottaggio. Se il centrosinistra guidato dal Pd dovesse vincere, tra Lega e Forza Italia ci sarebbero molti conti da regolare. Ma se Paese è importante per gli equilibri politici dentro il centrodestra, Vittorio Veneto è una sorta di comune simbolo. Il Pd, una volta assorbita la scelta di Roberto Tonon di non tentare la via del secondo mandato, ha indicato come suo alfiere Marco Dus. Lega e Forza Italia non si sono ancora sbilanciati, ma la candidatura di Gianantonio Da Re, ex sindaco e attuale segretario regionale della Lega, prende sempre più quota. Poi ci sono Preganziol e Mogliano: «Dieci anni fa Treviso, Preganziol e Mogliano formavano un'asse leghista», dice un big del Carroccio. Oggi quell'asse non c'è più: i sindaci uscenti Paolo Galeano (Preganziol) e Carola Arena (Mogliano) tengono alto il vessillo del Pd e non hanno intenzione di ammainarlo. Il centrodestra spera nel colpo grosso con Valeria Salviati (Preganziol) e Davide Bortolato (Mogliano).
I PICCOLI CENTRI

La sfida nei comuni più piccoli, dove le liste civiche mischiano destra e sinistra, è ancora più articolata. Ci sono casi particolari come Povegliano dove il sindaco uscente Rino Manzan (civico di centrosinistra) rischia di essere il candidato unico appoggiato da una civica che riunisca tutti. La Lega vorrebbe poi a conquistare due comuni simbolo come Maserada - dove al sindaco uscente Anna Sozza Carroccio e Forza Italia hanno scelto il maresciallo dei carabinieri in pensione Lamberto Marini - e Roncade, che ricandida l'uscente Pieranna Zottarelli, rispettivamente feudi elettorali delle ex deputate Pd. Floriana Casellato e Simonetta Rubinato. E il centrosinistra punta a fare altrettanto nei comuni delle sindache leghiste entrate in parlamento: Sernaglia della Battaglia, Miane e Meduna di Livenza, dove Sonia Fregolent, Angela Colmellere e Marika Fantuz non sono più candidabili. Altra battaglia a Zero Branco: il centrosinistra non potrà più contare su Mirco Feston mentre il centrodestra medita di schierare una donna. E a Ponte di Piave, unico comune commissariato della Marca, un centrodestra ricompattato (ma con volti diversi rispetto a prima) riproporrà il sindaco sfiduciato Paola Roma. Lavori in corso invece nel nuovo comune di Pieve del Grappa: l'unica notizia concreta è che il centrodestra potrebbe candidare l'attuale sindaco di Crespano Annalisa Rampin. Tendenzialmente il centrodestra vorrebbe presentarsi compatto un po' ovunque, anche se casi come quello di Ponzano sembrano irrisolvibili. Infine Carbonera: l'attuale sindaco Pd Gabriele Mattiuzzo potrebbe non candidarsi per il secondo mandato.
Paolo Calia
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Il Gazzettino