TREVISO - (ef) Agnese ha undici anni. In seconda elementare ha scoperto di essere malata di leucemia. Da allora trascorre buona parte della sua vita in corsia, da Treviso alla...
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«Questo - conferma la madre - ha permesso a mia figlia di non isolarsi dal mondo circostante, è stato un meccanismo semplice ma fondamentale per mantenerla legata alla sua realtà; purtroppo però è difficilissimo da inserire nel nostro contesto scolastico quotidiano». La scuola Toniolo è in sostanza stata premiata per un servizio che dovrebbe essere normale nelle scuole italiane. «Agnese ha usufruito di lezioni via skype, ma gli altri bambini non sono così fortunati- conferma Carla Giugno, maestra del presidio ospedaliero, altra premiata ieri - Nelle altre scuole è molto difficile: ci sono problemi di strumentazioni, ma ci sono anche resistenze legate al fatto che la lezione in video conferenza a volte è sentita come un controllo». A Padova, ad esempio Valentina, riceve continue richieste di informazioni dai genitori degli altri piccoli degenti. «L'esperienza delle elementari è stata determinante per insegnare anche a noi genitori che è un nostro diritto chiedere che la tecnologia sia utilizzata per facilitare la vita a figli che hanno bisogni speciali». Carla Giugno, maestra all'ospedale, dice: «Seguiamo circa 400 ragazzi all'anno garantendo la continuità scolastica dei nostri piccoli alunni degenti».
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Il Gazzettino