Un indagato all'Anagrafe per le cittadinanze facili

Un indagato all'Anagrafe per le cittadinanze facili
S. MICHELE AL TAGLIAMENTOScandalo delle cittadinanze facili: c'è un primo indagato. Si tratta di un impiegato dell'ufficio anagrafe del Comune di San Michele al Tagliamento. Da...

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S. MICHELE AL TAGLIAMENTO
Scandalo delle cittadinanze facili: c'è un primo indagato. Si tratta di un impiegato dell'ufficio anagrafe del Comune di San Michele al Tagliamento. Da quanto s è potuto verificare il dipendente pubblico è entrato nel fascicolo dell'inchiesta come atto dovuto. Infatti fra le ipotesi al vaglio degli investigatori anche quella che si tratti di una vittima del mega raggiro ideato per favorire la regolarizzazione in Italia di cittadini brasiliani. Come scritto, ieri, infatti sono 400 le pratiche istruite, e quasi 290 i casi accertati, vale a dire di brasiliani che risultano a tutti gli effetti italiani con tanto di residenza e di certificato elettorale. Di questi oltre un centinaio sarebbe già emigrato oltreconfine, tra Germania, Francia e Olanda. Perché pare di capire che lo scopo ultimo di questi cittadini carioca sia quello di diventare cittadini non tanto italiani bensì comunitari per avere libertà di movimento all'interno dei paese Ue ma anche più facile accesso nell'America del Nord. Intanto emergono nuovi particolari sull'inchiesta coordinata dal procuratore capo di Pordenone, Raffaele Tito e condotta dai carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Portogruaro insieme agli agenti della Polizia locale del Distretto Veneto est.

IL MECCANISMO
Due sole abitazioni per ospitare 400 brasiliani in 24 mesi: sono questi i numeri che hanno insospettito gli investigatori. Ad appurarlo sono stati i vigili urbani diretti da William Cremasco che quindi hanno quindi verificato che in due anni ben 400 brasiliani si sono rivolti all'ufficio Anagrafe del Comune di San Michele al Tagliamento. Cittadinanze rilasciate o meglio confermate con il sistema dello iure sanguinis, vale a dire in virtù del fatto di essere nati da un genitore con cittadinanza italiana o avere un ascendente in possesso di questo requisito. E tutti e 400 sarebbero stati ospiti di due abitazioni: una a San Michele centro l'altra a Bibione. Come è stato possibile? Insomma, facendo un rapido calcolo negli ultimi due anni un brasiliano ha trovato casa a giorni alterni nel Comune di San Michele. Requisito fondamentale questo per completare l'iter necessario per essere dichiarati sanmichelini. Siamo partiti da un controllo interno - spiega il sindaco di San Michele, Pasqualino Codognotto - le verifiche puramente amministrative ci hanno insospettito. Di concerto con i dirigenti ho quindi deciso che fossero estesi i controlli sulle residenze e sulle cittadinanze. Una volta scoperti i numeri abbiamo deciso di segnalare tutto all'Autorità giudiziaria». Si tratta di una pratica già smascherata in altri comuni italiani ricondotta a diverse organizzazioni con un giro d'affari da 5.000 euro a persona. A San Michele, se confermato l'impianto, il volume d'affari sarebbe di 2 milioni di euro tra il 2018 e il 2019.

Marco Corazza
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino