Un «giocatore che mette in difficoltà gli altri», per un'«assoluta

Un «giocatore che mette in difficoltà gli altri», per un'«assoluta
Un «giocatore che mette in difficoltà gli altri», per un'«assoluta necessità di protagonismo» che fa «passare in second'ordine l'azione della Municipalità». Il presidente...

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Un «giocatore che mette in difficoltà gli altri», per un'«assoluta necessità di protagonismo» che fa «passare in second'ordine l'azione della Municipalità». Il presidente del "parlamentino" di Venezia, Giovanni Andrea Martini, descrive così la consigliere e compagna di Pd, Cecilia Tonon, che lo ha accusato di averle ritirato le deleghe al decoro e alla toponomastica senza una motivazione, dopo aver bloccato tante sue iniziative. «Io credo che un presidente debba prendersi le proprie responsabilità - ribatte l'interessato -. Quando in una squadra hai un giocatore che mette in difficoltà gli altri, ostacola il lavoro, crea dissidio, altera gli animi, cerchi di fargli capire che così non va, che non può andare avanti così. E la nostra Municipalità dev'essere forte nell'unità per essere forte nell'opposizione. Quando l'hai detto una, dieci, cento volte e quando vedi che cresce il malumore, che la squadra ne risente, che anche i più miti perdono la tranquillità, allora occorre intervenire. L'ho detto e scritto alla consigliera Tonon più di un mese fa. Ha continuato arrivando a far esasperare anche chi è persona tranquilla». Martini rivendica l'azione della Municipalità, che ha dimostrato la propria «indipendenza in scelte coraggiose, sempre alla ricerca di salvaguardare la nostra città, mettendo davanti a tutto la solidarietà, la convivialità, l'attenzione alle situazioni di difficoltà... Dovevo tutelare un gruppo composito, ma bello e forte, perché forti sono gli ideali che ci animano» conclude.

E una presa di distanza dalle dichiarazioni di Tonon arriva anche dall'associazione Masegni & Nizioleti dalla cui attività è partito l'impegno politico della consigliere. «Un modo per dare voce a tanti cittadini, per riavvicinare il partito alla base» aveva dichiarato, l'altro giorno, Tonon. Ma l'associazione vuole ribadire la sua natura apolitica e apartitica. «Noi vogliamo solo il bene della città - spiegano il presidente Alberto Alberti e il vice Nicola Tognon - Non vogliamo essere trascinati in discussioni di natura politica». Chi cerca di gettare acqua sul fuoco della polemica, invece, è la segretaria comunale del Pd, Maria Teresa Menotto. «La questione va riportata all'interno della Municipalità. Non è un problema politico. Io confermo la mia fiducia sia a Tonon che a Martini. Ora mi auspico un chiarimento nel gruppo. É arrivato il momento che ognuno rifletta, riflettere è sempre molto utile». (r. br.)
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Il Gazzettino