UN FIUME DI NOTE Con un insolito connubio tra rap, strumenti ad arco, percussioni,

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UN FIUME DI NOTECon un insolito connubio tra rap, strumenti ad arco, percussioni, performance di danza e una voce narrante a condurre il pubblico, la rassegna musicale itinerante...

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UN FIUME DI NOTE
Con un insolito connubio tra rap, strumenti ad arco, percussioni, performance di danza e una voce narrante a condurre il pubblico, la rassegna musicale itinerante Un Fiume di Note - curata da Dory Deriu Frasson e Davide Fregona - rende omaggio al Sommo poeta con una produzione originale realizzata con il coordinamento di Cinzia Deriu. Stasera debutta alle 20.45 a Gemona (Anfiteatro di via Dante) lo spettacolo Vai Vai! VianDante, inedita performance che vuole catturare il pubblico dei più giovani, protagonista il rapper friulano Andrea De Candido, meglio noto come Dek ill Ceesa, affiancato dal violoncello di Andrea Musto e Massimo Favento, le percussioni di Elvis Fior la voce narrante di Cristina Bondei, i movimenti coreografici della danzatrice Martina Tavano con le luci di Federico Lentini. Tra pandemia ed incertezza sul futuro, in un'aria tagliente di Finis Mundi, messi alla prova da un arcigno destino pieno di paure che ancora serpeggia nell'animo di tanti di noi, la figura di Dante potrebbe darci una mano. Chi era Dante? O meglio, come avrebbe voluto essere ricordato l'Alighieri? Quel suo vagare tra Inferno, Purgatorio e Paradiso... lui, esule, ormai sconfitto dagli accadimenti avversi... non è forse concepibile come un titanico desiderio di riscatto? Usare l'assoluto del post mortem per definire il bene ed il male nel genere umano non assomiglia forse al grido di tanti giovani che non riescono ad avere tutte le giuste risposte in un presente mai così sterile? Se vivesse oggi, Dante potrebbe magari essere un rapper, un viaggiatore del linguaggio della coscienza tra i marosi delle contraddizioni umane, come ben spiega lo spettacolo Vai Vai! Vian-Dante

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Il Gazzettino