Un dossier sull'emergenza in piazza

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Nel giro di pochi giorni il dossier sul problema dell'abusivismo in...

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Nel giro di pochi giorni il dossier sul problema dell'abusivismo in Piazza San Marco arriverà sul tavolo del sindaco, e a ruota, nelle mani del Questore e Prefetto. La situazione all'ombra del campanile è sempre più calda, e non c'entrano le temperature ma il racket del grano: nelle ultime settimane il comportamento dei venditori abusivi è sempre più prepotente nei confronti dei turisti, avvicinati e abbindolati con pugnetti di riso per i piccioni che solo in un secondo momento scoprono di dover pagare anche 10 euro ciascuno. Il dossier realizzato dall'Associazione Piazza San Marco che conta associati tra i commercianti dell'area marciana e persone innamorate della Piazza più bella del mondo, solleva il problema dal punto di vista politico e legislativo, con il supporto di due avvocati. A cominciare dalle norme e ordinanze per inasprire le sanzioni e bloccare il fenomeno, anche se a detta dell'Associazione qualcosa esiste già e potrebbe impedire il rinnovo del permesso di soggiorno ai trasgressori. Perché non tutti gli stranieri con grano e bastoni per i «selfie» sono irregolarmente in Italia, secondo le testimonianze raccolte c'è chi chiede asilo politico e chi ottiene il permesso lavorativo facendosi assumere da qualche agenzia ma poi non si presenta più aL lavoro, passando le giornate a vendere mangime per i colombi e oggetti contraffatti. Il dossier, corredato di immagini, propone alcune soluzioni, come quella di riorganizzare le forze dell'ordine con una ronda costante che passeggia nel salotto buono della città: un deterrente che disturba gli affari degli abusivi. «Inoltre bisognerebbe andare a colpire i clienti - spiega Alberto Nardi, presidente dell'associazione - non servono grosse sanzioni ma nell'era dell'informazione e dei social network nel giro di una settimana sarà diffuso il messaggio che chi compra grano e merce contraffatta a Venezia prende la multa». Infine, la riflessione sul problema politico. «Non è solo Venezia ad essere colpita da questo fenomeno che non è più "folkloristico" ma di ordine pubblico - aggiunge Nardi - strumenti per bloccarli ce ne sono, ma la domanda è: «vogliamo farlo?» Invieremo il dossier anche al Ministro dell'Interno e al premier. Veneziani e lavoratori dell'area marciana nelle ultime settimane hanno assistito ad un'escalation di aggressività da parte degli irregolari nei confronti dei turisti: chi si rifiuta di pagare viene accerchiato e intimorito dai bengalesi.

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Il Gazzettino