Un cavallo affetto da febbre del Nilo

Un cavallo affetto da febbre del Nilo
Un cavallo e un gruppo di zanzare infettati dal West Nile in Polesine. Sono questi i risultati che emergono dall'attività della rete di sorveglianza per monitorare la diffusione...

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Un cavallo e un gruppo di zanzare infettati dal West Nile in Polesine. Sono questi i risultati che emergono dall'attività della rete di sorveglianza per monitorare la diffusione del virus. Il 19 luglio, infatti, sono state confermate dal Centro di referenza nazionale per lo studio e l'accertamento delle malattie esotiche degli animali (Cesme) le prime positività per West Nile, lineage 2, su tre gruppi di zanzare appartenenti alla specie Culex pipiens, la zanzara comune. Due di questi sciami erano stati catturati sul territorio veneziano, poco distante dal confine con il Polesine, uno invece a Porto Viro l'11 luglio. Già i primi test dell'Istituto zooprofilattico delle Venezie avevano riscontrato la presenza del virus, così i campioni erano stati inviati ai laboratori del Cesme per le analisi di conferma. Sempre il 19 luglio è stato segnalato a Rosolina il primo caso sospetto sul fronte della sorveglianza degli equini, attiva perché sono, insieme all'uomo, una specie che contrae il virus, mentre le zanzare e gli uccelli sembrano essere solo vettori.

Il 21 luglio è arrivata la conferma del Cesme. Per quanto riguarda la sorveglianza dei casi umani, lo scorso anno, da giugno a novembre, sono stati trovati positivi 71 pazienti in Italia, 34 dei quali hanno manifestato sintomi neuro-invasivi: uno in Piemonte, in Lombardia, 20 in Emilia-Romagna, uno in Sicilia e 3 in Veneto, due dei quali in provincia di Rovigo, entrambi due ultrasettantacinquenni. Parallelamente sulla base del piano di sorveglianza regionale, i Servizi veterinari delle Ulss venete hanno condotto l'attività di controllo su uccelli e cavalli, oltre alla cattura delle zanzare. Ben 26 i gruppi di insetti trovati positivi dal Cesme: di questi, 5 pool a Ceneselli, 3 a Villanova del Ghebbo, uno a Badia, uno a Ficarolo ed uno a Papozze. Dai controlli sulla fauna selvatica, lo scorso anno è risultata positiva anche una gazza catturata nel Delta. E, sempre sul territorio dell'allora Ulss 19, erano state riscontrate le positività anche di due cavalli di una medesima azienda sui 17 in tutto il Veneto.
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Il Gazzettino