PRAVISDOMINIBen 4000 metri quadrati di terreno da piantumare a facelia, una pianta da fiore che produce polline e nettare di altissima qualità e attrae le api, portando a una...
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Ben 4000 metri quadrati di terreno da piantumare a facelia, una pianta da fiore che produce polline e nettare di altissima qualità e attrae le api, portando a una produzione di miele che raggiunge e supera i 10 quintali per ettaro. L'idea è venuta all'imprenditore agricolo e produttore di vino Manlio della Frattina di Pravisdomini. La sua è una famiglia che produce vino da mille anni, e della Frattina della novità ha già parlato con l'amministrazione comunale e ora cercherà di metterla in pratica in un terreno vicino alle scuole comunali. La facelia è una buona pianta mellifera. Nel centro e nel nord Europa viene utilizzata come foraggera per fornire fibra di alta qualità ai bovini. «In un momento in cui si continuano a trascurare fossi e boschi spiega l'imprenditore pordenonese la piantumazione di facelia darebbe un chiaro segnale di amore per l'ambiente e creerebbe una zona a hoc per le api».
MIELE DI QUALITÁ
Manlio della Frattina sottolinea «che ciò permetterebbe di mantenere il terreno al suo stato naturale senza utilizzo di fitofarmaci. Inoltre verrebbe prodotto miele di alta qualità». E proprio sul miele della Frattina ha da tempo messo in campo un interessante progetto che mira a coinvolgere il mondo della scuola. «Sono disposto a regalare uno dei miei alveari, affinchè venga usato per educare i ragazzi delle scuole medie sull'importanza delle api sul territorio». Il conte contadino come gli amici lo chiamano, possiede una decina di alveari che assieme sommano circa 400mila api. Dalla passione di Manlio della Frattina nascono infatti anche prodotti tipici di una qualità rara: confetture, miele e sidri completamente biologici e dal gusto eccezionale che riescono a fare innamorare grandi e piccoli. Il miele viene prodotto direttamente in azienda. Circa 10 alveari per una produzione media di 6 quintali l'anno di miele di acacia, tiglio e millefiori.
Lorenzo Baldoni
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Il Gazzettino