Nessun collegamento diretto con il centro città, tipo People Mover o simili, e nessun accesso dedicato dalla tangenziale di Treviso. Ci sono invece due nuove rotatorie sulla...
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Sono questi i punti centrali del master plan per lo sviluppo del Canova che Save/AerTre, società di gestione dello scalo, ha iniziato a mostrare ai Comuni di Quinto e Treviso. L'importo del progetto è più che dimezzato rispetto alla precedente versione, bocciata dalla commissione Via: per un monte investimenti sceso da 131 milioni a circa 55 milioni di euro. Save punta ad arrivare a 22.800 mila voli all'anno: 18.999 di linea e 3.800 di aviazione civile, tra AeroClub e velivoli privati. Circa 4 mila in più (+20%) rispetto ai 19.518 operati l'anno scorso. Fatti i calcoli, esce una media di circa 60 movimenti al giorno, tra decolli e atterraggi. Con il 15% degli aerei (una decina al giorno) che dovrebbe alzarsi nella direzione di Treviso. Con questi numeri, si prevede il transito al Canova di circa 800 mila passeggeri all'anno in più. Per un aumento di circa il 30% rispetto ad oggi: da 2,6 milioni a circa 3,3 milioni all'anno. Uno sviluppo possibile anche senza toccare le strutture interne all'aeroporto. Non è prevista una seconda pista. Come non è prevista una seconda via di rullaggio. Adesso si punta piuttosto a risolvere i nodi delle strade.
Save vorrebbe realizzare una prima nuova rotatoria sulla Noalese all'altezza dell'ex Marazzato, a pochi metri di distanza da quella della tangenziale, come punto di accesso al futuro sistema viario interno al Canova. Da qui, seguendo un senso unico in direzione di Quinto, si passerà davanti al terminal, e si ritornerà sulla Noalese attraverso una seconda rotatoria da costruire all'altezza del ristorante La Moncia, dopo l'ultima area destinata al park. Alla fine, sulla Noalese ci saranno quattro rotatorie in soli due chilometri, contando anche quelle esistenti della tangenziale e quella piccolina tra il supermercato e Pagnossin. A quanto pare, Save ha anche proposto di realizzare una terza corsia sulla Noalese proprio dalla futura rotatoria della Moncia a quella della tangenziale. Prima di tutto, però, bisognerà capire se e come sarà possibile allargare le carreggiate attuali. Il master plan infine prevederebbe pure l'attesa passerella pedonale per scavalcare la Noalese e collegare terminal e parcheggi.
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Il Gazzettino