Ultimo consiglio: veleni in aula

Ultimo consiglio: veleni in aula
Cin cin e tanti saluti. Addii, rancori, frecciatine, critiche e...

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Cin cin e tanti saluti. Addii, rancori, frecciatine, critiche e ringraziamenti, anche quelli. Nessun colpo di scena ma un brindisi finale. Si è concluso così, ieri pomeriggio, l'ultimo consiglio comunale della legislatura Massaro. L'opposizione è stata tale sino alla fine, non ha risparmiato critiche e non ha fatto sconti bocciando con voto negativo o con l'astensione la rendicontazione dell'esercizio finanziario 2016, passato solo grazie alla maggioranza e al voto favorevole di Maria Cristina Zoleo di Intesa Dolomitica. Per il resto il ripetersi di un copione che, tra commenti aspri, dissensi e pareri contrari ha portato i consiglieri di minoranza a ribadire quanto detto negli anni precedenti. Non si è risparmiato nemmeno chi, come la consigliera Ida Bortoluzzi, ha deciso di schierarsi dalla parte dell'inquilino di Palazzo Rosso alle prossime comunali. Critico anche Francesco Pingitore, soprattutto per i tempi lunghi di risposta alle richieste dei cittadini di manutenzioni e interventi, mentre per Patrizia Burigo in cinque anni è stata prestata poca attenzione all'ambiente e alla cultura. «Mancanza di sogni e di prospettive alte» hanno fatto eco dalle fila del Pd riassumendo i buchi della giunta Massaro in fatti di assenza di visione programmatica, di ampi progetti e di iniziative culturali in grado di richiamare persone da fuori. Eccezion fatta, ora, per il Museo Fulcis. Dissenso e mal di pancia si sono levati anche dal gruppo misto. Se Lorenzo Bortoluzzi, entrato ieri in Consiglio in sostituzione di Fabio Da Re che ha presentato le dimissioni, ha votato a favore della rendicontazione per correttezza tecnica del documento, e se Lorena Ghirardini non è intervenuta, si sono ben fatti sentire Guido Comel e Simonetta Buttignon. Il primo, deluso dall'esperienza, ha annunciato di non ricandidarsi con nessuno. «Ritengo di aver seminato tanto ma di non aver raccolto nulla ha dichiarato al momento di votare la variazione di bilancio -, sono sempre rimasto inascoltato». «Evidentemente ci sono consiglieri più consiglieri di altri ha fatto eco Buttignon -, alle proposte di alcuni si è dato seguito ma a quelle di altri per nulla».

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Il Gazzettino