Ultima nomina: esperti al lavoro

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Il maltempo continua a flagellare Refrontolo. Il nubifragio di mercoledì sera ha fatto tornare la paura nei luoghi già martoriati dopo la tragedia del 2 agosto. Una precipitazione intensa che ha ingrossato nuovamente il torrente Lierza che stavolta fortunatamente non è esondato. Ciò non toglie però che la pioggia non sta dando la minima tregua al territorio e sta rendendo sempre più difficili, per la presenza di fango e melma, i lavori di ripristino dei luoghi attualmente ancora sotto sequestro penale. Ma uno spiraglio di luce in fondo al tunnel ora c'è. Ieri è stato infatti nominato anche l'ultimo dei tre esperti incaricati dalla procura di Treviso di far luce su quanto accaduto al Molinetto della Croda.

Il pool di consulenti (un idrologo, un geologo e un ingegnere idraulico) è dunque al completo: i tre esperti avranno 90 giorni di tempo (prorogabili) per stilare una relazione dettagliata in merito all'esondazione del Lierza che ha ucciso quattro dei 90 partecipanti alla Festa dei Omi, ferendone gravemente altri due. Avranno inoltre il compito di verificare lo stato dei luoghi, analizzare la portata del torrente e stabilire se ci siano state o meno opere di modifica del corso del Lierza che potrebbero aver causato, anche indirettamente, l'ondata di piena che ha travolto la tensostruttura distruggendola. Nei prossimi giorni verrà effettuato un altro sopralluogo a Refrontolo ed è probabile, salvo imprevisti, che gli inquirenti decidano in seguito di dissequestrare l'area della tragedia dando la possibilità al Comune di poter effettuare i lavori di ripristino delle zone colpite. Un respiro di sollievo anche per i ristoratori che potranno così cercare di salvare la stagione e rimettere in piedi le loro economie.

Nel frattempo sul tavolo del sostituto procuratore Laura Reale, titolare dell'inchiesta per omicidio colposo plurimo e disastro colposo a carico di ignoti, continuano ad arrivare le relazioni delle forze dell'ordine intervenute quella sera. Tutto materiale che verrà poi analizzato per capire se ci siano state responsabilità di terze persone per la morte di Maurizio Lot, Luciano Stella, Fabrizio Bortolin e Giannino Breda. Anche le famiglie delle vittime, per poter seguire in prima persona le indagini degli inquirenti, hanno nominato dei periti di parte, quattro in tutto, che lavoreranno al fianco del pool di esperti della Procura. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino