ROMA - Il candidato numero uno alla segreteria della Uil, Carmelo Barbagallo, non usa mezzi termini: definisce «inaccettabile» il blocco dei contratti nel pubblico impiego e...
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Mentre la Cgil si sta preparando alla manifestazione di Piazza del 25 ottobre, arriva la minaccia della Uil a seguito delle novità inserite nella legge di stabilità sugli stipendi dei travet: non solo viene confermato un altro anno senza rinnovo del contratto, il sesto consecutivo, ma viene anche congelata l'indennità di vacanza contrattuale fino al 2018. Scelte giudicate di «arrogante signoria», con cui il governo trasforma «tre milioni di cittadini in sudditi». Ecco che senza cambiamenti nella manovra, annuncia il sindacalista, «chiederemo a Cgil e Cisl di avviare una lunga stagione di lotte unitarie». Un appello quindi per ingaggiare una battaglia che vada oltre la manifestazione degli statali già proclamata per l'8 novembre. Appuntamento che vedrà tutte le sigle scendere insieme in piazza. D'altra parte fra un mese preciso si chiuderà il congresso della Uil da cui uscirà il successore di Luigi Angeletti e Barbagallo è di certo in pole position. Per la Cisl risponde all'invito il segretario generale della categoria, Giovanni Faverin, che garantisce la partecipazione alla lotta, da condurre «fino in fondo, ovvero fino ad ottenere il giusto riconoscimento» di quanti lavorano nel pubblico. Ma Faverin non si sbilancia su eventuali scioperi e su ancora più eventuali nuove modalità di adesione. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino