Udine, il prezzo dell'accoglienza

Udine, il prezzo dell'accoglienza
La caserma Cavarzerani "scoppia". I centri per accogliere i minori non accompagnati sono strapieni. E gli arrivi non si fermano. L'emergenza profughi continua, tanto che il...

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La caserma Cavarzerani "scoppia". I centri per accogliere i minori non accompagnati sono strapieni. E gli arrivi non si fermano. L'emergenza profughi continua, tanto che il sindaco Furio Honsell ha voluto fare il punto con i suoi assessori in giunta. E l'accoglienza ha, inevitabilmente, un costo. 1,7 milioni di euro dal 20 settembre 2013 al 31 luglio scorso per il sistema Aura, altri 700mila euro per lo Sprar. E, l'anno scorso, poco meno di un milione per i minori non accompagnati (991mila euro).

Per ospitare alla Casa dell'Immacolata 25 ragazzini dell'operazione "Mare Nostrum", il ministero del Lavoro ha assegnato a Palazzo D'Aronco 45 euro al giorno pro capite. Per 330 giornate, dal 30 luglio 2014, la Fondazione Casa dell'Immacolata ha quantificato in 15.300 le spese sostenute per accogliere i minori. «Tutti fondi rimborsati dal ministero del Lavoro», ribadisce l'assessore Antonella Nonino. Invece, per la tendopoli alla Cavarzerani, le spese per i profughi «sono sostenute direttamente dalla Prefettura». Per ciascuno dei quasi trecento migranti oggi accolti nella tendopoli, la cifra giornaliera procapite è passata, come spiega Fabio Di Lenardo della Croce Rossa Udine, «da 18,54 euro a 25, da quando il servizio è sulle 24 ore. Ormai abbiamo dieci persone che devono seguire i migranti e non più quattro». Ma, fortunatamente, nonostante siano così tanti, «si sono adeguati molto bene - dice il presidente del comitato udinese Cri Sergio Meinero -. I problemi sono stati insignificanti: un plauso ai nostri volontari, ma anche ai profughi. Che non danno problemi. Mangiano, giocano fra di loro: gli abbiamo messo anche il calcio balilla». Adesso, anche se il bel tempo e le alte temperature di questi giorni stanno facendo dimenticare il maltempo dei giorni scorsi, Meinero è preoccupato per l'autunno alle porte: «Comincerà a fare freddo la notte. Noi diamo ai profughi le coperte e tutto quello che abbiamo in magazzino, ma c'è un po' di preoccupazione per il freddo che arriverà: è difficile scaldare le tende». La speranza è che si concludano presto i lavori di sistemazione del dormitorio. Intanto, oggi, il Friuli dell'accoglienza sarà sotto gli occhi dell'Italia, visto che «avremo le telecamere de La 7 - dice Meinero - alla Cavarzerani. Da quanto ne so, dovrebbero andare anche a Tarvisio».
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Il Gazzettino